IL RITORNO DI FABIO
Non può e non deve rovinare i piani, l’ex Liverani. Inzaghi lo conosce da tanti anni, erano compagni e ora si merita i suoi complimenti: «Fabio ha fatto un bellissimo percorso, anche lui ha iniziato dalle giovanili. Ha messo in pratica le sue idee, ha fatto grandi cose a Lecce. In Serie A sta giocando un ottimo calcio, i suoi giocatori sono esperti e propositivi». Ecco perché non verranno all’Olimpico a serrare i ranghi. Non sarà una sfida qualunque per Liverani: «Sarà un’emozione tornare in quella che è stata la mia casa per 5 anni. La Lazio non ha nulla da invidiare alle big nei titolari, noi dovremo essere bravi a limitarli e ad alzare i ritmi. Vogliamo fare felici i nostri tifosi». Già, perché nella capitale sbarcheranno tremila salentini per sostenere il Lecce dal settore Ospiti. Sono pronti a fare muro contro i colpi biancocelesti. Forse per questo Inzaghi scenderebbe in campo per non sprecare più occasioni. Lui che, guarda caso, segnò da giocatore 11 anni fa al Lecce l’ultima delle sue reti.
OBBLIGO
Adesso tutte le speranze sono ben riposte su Immobile. E’ a quota 15, nove centri negli ultimi 11 match consecutivi. Al suo fianco riecco Correa, anche gli ultimi suoi tre gol (in 4 gare di seguito) sono stati decisivi. Sulla fasce Lulic e Lazzari (Marusic è volato a Belgrado a curarsi), Luis Alberto e Milinkovic a centrocampo, con l’affaticato Leiva comunque in vantaggio su Cataldi e Parolo. Rispetto a giovedì si prospetta solo un cambio dietro, con Luiz Felipe (in ballottaggio con Bastos) che traslocherebbe al centro per far posto a destra a un Patric propositivo. Acerbi resterebbe così sul centro-sinistra in attesa del rientro di Radu stirato. Aspetta subito il riscatto, un furioso Lotito. Dopo l’ultimo danno economico, la Champions è diventata un traguardo obbligatorio: «Non è fatto solo di trofei il salto, cercheremo con tutte le nostre forze di centrare il ritorno», promette Inzaghi. Anche perché senza l’obiettivo raggiunto, pure il suo futuro è a rischio. C’è pure l’ombra di Liverani, ironia del destino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA