Brignone delusa dopo la prova di discesa. E dice no a Milano-Cortina: «Mancherà lo spirito olimpico»

Federica Brignone (31), sciatrice italiana
di Giacomo Rossetti
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Lunedì 14 Febbraio 2022, 12:11

E’ stata una discesa, in tutti i sensi. Federica Brignone, dopo l’argento nello slalom gigante, ha perso la bussola: oggi a Yanqqing è arrivato un terribile trentunesimo posto nella prova di discesa libera. La trentunenne milanese a fine gara è sconsolata: «E’ andata malissimo. Con questa pista non ho mai trovato feeling, anche oggi è stato così». Che fosse una giornata no, lo si era capito già dalla terza curva, quando Federica è scivolata. Metro dopo metro, l’italiana ha frenato sempre di più, come se avesse timore nel forzare e fosse inibita. Il suo mea culpa è tanto sincero quanto sconfortante: «Non riesco a fare nessuna differenza, vado bene solo nelle quattro curve di muro. In tutto il resto faccio schifo». I Giochi di Federica però non sono mica finiti, e data l’assenza della fortissima Petra Vlhova (tornata in Slovacchia per un tendine infiammato), l’azzurra potrebbe conquistare il podio della rivincita in Combinata. Ma per farlo – oltre a tenere a bada campionesse del calibro di Mikaela Shiffrin e Michelle Gisin – Brignone deve fare ordine dentro di sé. «Vado in tilt mentalmente - ha detto dopo la prova di oggi - non sono né appoggiata né chiusa, non me la sento di fare velocità». Si sente come se non se non sapesse sciare, eppure lei stessa sa benissimo che quella di Yanqqing è la pista più facile affrontata quest’anno. Urge, parole sue, un lavaggio del cervello.

L'annuncio

Federica ha poi colpito i giornalisti quando ha annunciato la sua futura assenza ai Giochi di Milano-Cortina.

Il motivo è presto detto: «Sarà tutto sparso, mancherà lo spirito olimpico. Qui in Cina – nonostante il covid, tra atleti si sta tutti assieme, si vedono persone diverse tutti i giorni». Tutto questo alle Olimpiadi del 2026 non esisterà, «e sarà un dispiacere. Va bene sfruttare le strutture, va bene non consumare e non costruire nulla di nuovo, dal punto di vista ecologico sarà assai meglio, ma da quello olimpico non sarà bello».

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