Stupro Neymar, la difesa del brasiliano: «Tutto falso» Video

Stupro Neymar, la difesa del brasiliano: «Tutto falso» Video
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Domenica 2 Giugno 2019, 19:31 - Ultimo aggiornamento: 19:39
La difesa, inevitabile, dopo le accuse di stupro, affidata a Instagram. Neymar parla di «estorsione». Neymar reagisce, dal Brasile dove è in ritiro con la nazionale per la Coppa America, alla denuncia di stupro presentata alla polizia brasiliana da una sua connazionale 26enne per dei fatti che sarebbero avvenuti a Parigi il 15 maggio. Il brasiliano ha reagito con un lungo video di sette minuti via Instagram in cui non solo si autodifende ma rendendo pubbliche le conversazioni private, via chat e con tanto di foto, avute con l'accusatrice.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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«Sono accusato di stupro, una parola pesante, forte - spiega Neymar - ma è quello che sta succedendo in questo momento.
Sono sorpreso e chi mi conosce sa chi sono e che non farei mai una cosa del genere. ma ora mi si accusa di questo e sono qui a metterci la faccia, perché so che ogni notizia che riguarda il mio nome fa molto rumore. Quello che è successo è completamente l'opposto di quello che vene detto e per questo sono molto turbato - aggiunge Neymar - Ecco perchè ho deciso di rendere pubblica l'intera conversazione avuta con la ragazza, tutti i nostri momenti, che sono intimi, ma è necessario mostrare tutto per dimostrare che non è successo nulla. Quello che è successo quel giorno - spiega il brasiliano - è stato un rapporto tra uomo e donna, tra quattro mura, qualcosa che succede ad ogni coppia. Il giorno dopo non è successo nulla di quello di cui vengo accusato, abbiamo continuato a scambiare messaggi. Mi ha chiesto un ricordo per suo figlio e stavo per prenderlo prima che tutto questo mi sorprendesse. È molto brutto, molto triste, non solo fa male a me ma a tutta la mia famiglia. Sono qui per dirvi di tutto cuore che sono molto turbato e per questo penso che ora sia il momento giusto per far conoscere a tutti cosa è successo davvero. È molto triste credere che nel mondo ci sia gente così. Ci sono persone che vogliono approfittare, estorcere e ricattare altre persone, è davvero triste, doloroso. Ma visto che mi hanno messo in questa situazione, sono qui per spiegare. Ecco il video che spero chiarirà tutto e che faccia giustizia. Lo rendo pubblico con molta tristezza e angoscia, ma è la conseguenza della trappola in cui sono caduto», chiude Neymar. Poche ore dopo il video, un'auto della Polizia civile si è presentata a Teresopolis, nel centro sportivo dove la nazionale brasiliana si sta preparando alla Coppa America, per parlare col giocatore che potrebbe essere perseguito dalla legge per aver reso pubblica la chat privata con la sua accusatrice, cosa che in Brasile, se manca l'assenso dei diretti interessati e visto che certe immagini potrebbero essere considerati sconvenienti, è un reato punibile con una pena da uno a cinque anni di carcere. Neymar al momento della visita della Polizia non si trovava nel centro della Granja Comary, dove è rientrato in elicottero, assieme a Thiago Silva, Arthur e Dani Alves, solo dopo che gli agenti, rimasti per poco più di un'ora, erano andati via. Intanto il caso è stato posto all'attenzione anche della polizia informatica e ora il calciatore dovrà dare il proprio cellulare agli agenti, intenzionati a tornare domani, che lo faranno sottoporre a perizia tecnica.
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