«Tra noi il rapporto personale rimane buono – aggiunge Zenga ai microfoni del Messaggero – Ci sono state divergenze squisitamente tecniche, non ho mai capito il perché si continuasse a “mettere fuoco” pure sulle situazioni più piccole. Porto avanti questo ruolo per amore di questo sport e se la gestione deve diventare pesante, allora preferisco fare un passo indietro. Le mie dimissioni sono irrevocabili: ora continuerò a vedere partite e poi valuterò eventuali situazioni future, con la consapevolezza e anche un pizzico di presunzione di aver fatto delle cose buone nel calcio dilettantistico laziale».
Ieri sera si è sparsa la voce (poi confermata) della volontà di dimettersi anche da parte di mister Aldo Panicci, ma su questo la situazione è in evoluzione. «Oggi pomeriggio faremo un incontro alla presenza della squadra, vediamo» si limita a dire l’allenatore. Decisamente più esplicito il presidente Alessandro Mauro: «La situazione del ds Zenga era nota da tempo e ne avevamo parlato. Per quanto riguarda la sua sostituzione, non è una cosa all’ordine del giorno e potremmo andare avanti così fino a fine stagione. La situazione di mister Panicci è diversa: ci siamo confrontati e chiariti, comunicando anche a capitan Cirilli che andremo avanti con lui e lo stesso faremo oggi pomeriggio con l’intera squadra. Cosa c’è da rimproverare a questo gruppo? Assolutamente nulla, bisognava solo chiarire alcune incomprensioni».
In chiusura il presidente parla anche dell’annosa questione del campo di gioco con la Virtus Nettuno che, dopo la parentesi di qualche mese alla Pineta dei Liberti di Ardea, giocherà le prossime gare casalinghe nell’impianto del Centro Sportivo Primavera di Aprilia. «Noi vorremmo tornare al Masin di Nettuno, ma ci devono essere le condizioni giuste. Forse con la nuova amministrazione (le elezioni comunali si terranno tra fine maggio e inizio giugno) si potrà sbloccare qualcosa, ma la politica deve dimostrare di voler bene allo sport locale» conclude Mauro.
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