Nazionale, Mancini chiude lo stage: Immobile resta titolare, Balotelli spera. Zaniolo studia da vice Chiesa

Nazionale, Mancini chiude lo stage: Immobile resta titolare, Balotelli spera. Zaniolo studia da vice Chiesa
di Alessandro Angeloni
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Venerdì 28 Gennaio 2022, 14:30 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 07:55

Si chiude la tre giorni azzurra. Nel bunker di Coverciano, l’Italia ha studiato il suo futuro, faccia a faccia con il ct Mancini e al riparo anche dal Covid. Tamponi giornalieri e massima sicurezza per tutti. Tre giorni di allenamento e partitelle finali, con tante facce nuove, tra giovani che vedremo in futuro, ad esempio Fagioli e Okoli e calciatori più attempati che possono essere utili nelle emergenze, vedi Balotelli e Joao Pedro, per dare forza all'attacco che, dopo l'Europeo, ha deluso. In più quello Scamacca che tanto piace a Mancini. Che in questi giorni ha lavorato sulla base che ha dato grandi risultati nel recenti passato, con la vittoria di Wembley. In mezzo, qualche esperimento, per cambiare il vento, per dare alternative solide, qualità e spinta offensiva. Non solo 4-3-3, insomma. Si è visto anche il 3-4-1-2 o il 3-5-2. I calciatori si adattano e si prestano a cambi di modulo: Zaniolo fa la mezz’ala e l’attaccante esterno, De Sciglio e Di Lorenzo giocano a destra e sinistra. Balotelli lo abbiamo visto sempre provato tra le seconde linee ma sempre come attaccante centrale, ma al momento il titolare del ruolo resta Immobile, 17 gol in campionato come Vlahovic, 15 in Nazionale, uno meno di Vialli e uno in più dello stesso Balotelli.

ATTACCANTI IN PIU'

Mario, come Joao Pedro, potranno essere le alternative in attacco, dove hanno dato buone risposte anche Insigne, Berardi, più Bernardeschi e Raspadori, già presenti nella spedizione europea. L’attaccante del Cagliari è spendibile anche come seocnda punta. Si è rivisto in bella mostra anche Sensi, che Mancini conta di recuperare come vice Jorginho, il quale con gli altri “stranieri” Emerson e Donnarumma non hanno preso parte allo stage. Non c’è stata la possibilità di studiare da vicino Luiz Felipe, che è arrivato con un problema al polpaccio e non si è mai allenato, fino a lasciare il ritiro al secondo giorno. Il laziale può comunque tornare utile in futuro, specie se il ct dovesse scegliere di giocare con la difesa a tre. Oggi sono andati via anzitempo, per motivi personali, Locatelli e Calabria, cosa che avevano fatto nei giorni precedenti Pellegrini e Bonucci (già infortunati), Bastoni, Biraghi (febbricitante, ma negativo al tampone) e Cragno, quest’ultimo per un lieve affaticamento muscolare. Mancini, che dopo l'ultimo allenamento ha dato il via libera a tutti, ha gli uomini per fare la difesa a tre e quattro, il dubbio è sulla fascia sinistra: l’assenza di Spinazzola ha lasciato un buco, Emerson è la prima alternativa. A seguire, sono pronti per giocare come vice di Leo, Di Lorenzo e De Sciglio. Cristante è il jolly, Mancini lo schiera indifferentemente come centrale difensivo o a centrocampo, come avviene nella Roma da due anni a questa parte.

Pellegrini, che manca da un po’, può fare la mezz’ala o l’attaccante esterno, ma per ora è un cambio. Macano due mesi agli spareggi, l’undici titolare non dovrebbe scostarsi di molto da quello che ha partecipato all’Europeo. Là davanti ci sarà sempre Immobile con Insigne, più Berardi che al momento parte favorito come vice Chiesa. Il campionato, in questa fase, darà altre indicazioni. discorso che vale anche per Balotelli, che bene sta facendo in Turchia. Se continuerà così, farà parte del gruppo che si giocherà il Mondiale. Mancini in questi tre giorni ha lavorato, al di là della diversità degli schemi, sugli stessi principi filosofici: qualità, palleggio, doppio playmaker e soprattutto divertimento come base per raggiungere il risultato. Un risultato fondamentale: la qualificazione al Mondiale in Qatar. Perderla significherebbe per l’Italia stare fuori da questa competizione per dodici anni (ultimo mondiale disputato nel 2014, il prossimo sarebbe nel 2026), un qualcosa mai visto. A quel punto, il ct Mancini rivedrà il suo futuro o avrà voglia di sobbarcarsi l’ennesima ricostruzione?

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