Si chiude la tre giorni azzurra. Nel bunker di Coverciano, l’Italia ha studiato il suo futuro, faccia a faccia con il ct Mancini e al riparo anche dal Covid. Tamponi giornalieri e massima sicurezza per tutti. Tre giorni di allenamento e partitelle finali, con tante facce nuove, tra giovani che vedremo in futuro, ad esempio Fagioli e Okoli e calciatori più attempati che possono essere utili nelle emergenze, vedi Balotelli e Joao Pedro, per dare forza all'attacco che, dopo l'Europeo, ha deluso. In più quello Scamacca che tanto piace a Mancini. Che in questi giorni ha lavorato sulla base che ha dato grandi risultati nel recenti passato, con la vittoria di Wembley. In mezzo, qualche esperimento, per cambiare il vento, per dare alternative solide, qualità e spinta offensiva. Non solo 4-3-3, insomma. Si è visto anche il 3-4-1-2 o il 3-5-2. I calciatori si adattano e si prestano a cambi di modulo: Zaniolo fa la mezz’ala e l’attaccante esterno, De Sciglio e Di Lorenzo giocano a destra e sinistra. Balotelli lo abbiamo visto sempre provato tra le seconde linee ma sempre come attaccante centrale, ma al momento il titolare del ruolo resta Immobile, 17 gol in campionato come Vlahovic, 15 in Nazionale, uno meno di Vialli e uno in più dello stesso Balotelli.
ATTACCANTI IN PIU'
Mario, come Joao Pedro, potranno essere le alternative in attacco, dove hanno dato buone risposte anche Insigne, Berardi, più Bernardeschi e Raspadori, già presenti nella spedizione europea. L’attaccante del Cagliari è spendibile anche come seocnda punta. Si è rivisto in bella mostra anche Sensi, che Mancini conta di recuperare come vice Jorginho, il quale con gli altri “stranieri” Emerson e Donnarumma non hanno preso parte allo stage. Non c’è stata la possibilità di studiare da vicino Luiz Felipe, che è arrivato con un problema al polpaccio e non si è mai allenato, fino a lasciare il ritiro al secondo giorno. Il laziale può comunque tornare utile in futuro, specie se il ct dovesse scegliere di giocare con la difesa a tre. Oggi sono andati via anzitempo, per motivi personali, Locatelli e Calabria, cosa che avevano fatto nei giorni precedenti Pellegrini e Bonucci (già infortunati), Bastoni, Biraghi (febbricitante, ma negativo al tampone) e Cragno, quest’ultimo per un lieve affaticamento muscolare. Mancini, che dopo l'ultimo allenamento ha dato il via libera a tutti, ha gli uomini per fare la difesa a tre e quattro, il dubbio è sulla fascia sinistra: l’assenza di Spinazzola ha lasciato un buco, Emerson è la prima alternativa. A seguire, sono pronti per giocare come vice di Leo, Di Lorenzo e De Sciglio. Cristante è il jolly, Mancini lo schiera indifferentemente come centrale difensivo o a centrocampo, come avviene nella Roma da due anni a questa parte.