Nazionale, Orsolini, Castrovilli, Cistana: ecco il sogno europeo

Nazionale, Orsolini, Castrovilli, Cistana: ecco il sogno europeo
di Mario Tenerani
5 Minuti di Lettura
Martedì 12 Novembre 2019, 14:07 - Ultimo aggiornamento: 14:13
Sono i volti giovani della Nazionale del Mancio. Facce pulite, ragazzi umili, ma determinati. Andrea Cistana, Riccardo Orsolini e Gaetano Castrovilli sono entrati in punta di piedi nell’Italia, ma sono stati aiutati da “un grande gruppo di campioni semplici”. Non si nascondono: “Certo che sogniamo l’Europeo anche se sarà dura conquistarlo, ma faremo di tutto per mettere in difficoltà il nostro Ct”. Castrovilli, talento viola, nel passato ha la danza classica: “Ritrovo tanti passi nel calcio. E’ una mia grande passione che coltivo ora fuori dal campo”. 

ANDREA CISTANA 
Il centrale difensivo del Brescia punta molto sull’importanza dei gradini da salire dopo anni di sacrifici: “Per me emozionante e importante essere qui. Un riconoscimento dopo anni di gavetta in C e D. Poi ho vinto la B e in questo anno purtroppo per adesso i risultati non stanno arrivando
Dove mi vedo nel giro di due stagioni? Non lo so… Se mi avessero fatto questa domanda due anni fa avrei risposto così: ‘Spero di giocare in C titolare…’. Ora mi auguro di apprendere tanto dai campioni azzurri e di dare il massimo col Brescia, magari salvandoci”. Anche lui, come gli altri, ha ‘pagato’ il noviziato azzurro con il rito della canzone, una esibizione di fronte a tutta la squadra. “Io ho cantato Venditti e sono stonato. Mi è toccata la canzone ‘Che fantastica storia è la vita’. E’ stato bello”. Brescia uguale Balotelli: “Ho parlato poco con Mario. Mi ha fatto i complimenti. La mia convocazione? E’ il frutto di un lavoro che sta portando ai risultati”. L’Europeo? “Sarebbe un di più, ma non dico che non ci pensi o non mi tocchi il pensiero. Io darà il massimo sempre. Le esperienze nelle varie categorie sono stati tanti piccoli mattoncini per crescere. Mi ricordo poi il Mondiale 2006, sarebbe bello vivere una emozione come quella anche se non ho un giocatore in particolare come riferimento”. Si parla dei giovani: “E’ importante dar loro fiducia. Mi ha colpito come i grandi campioni qui in Nazionale ci abbiano aiutati, sono stati davvero molto semplici con noi. Io ho fatto due anni di Primavera poi sono stato mandato in serie D e questa decisione del Brescia l’avevo vista come una sconfitta, non ci volevo andare. Ora, però, se tornassi indietro la anticiperei di un anno perché così crescerei prima. Ci sono giocatori che sono in grado di saltare i passaggi e altri che devono fare i loro gradini. Credo sia molto più formativa una esperienza in categoria che restare in Primavera”. 

RICCARDO ORSOLINI 
Anche la punta del Bologna è felice e parla di grande chance: “Questa convocazione è una grande opportunità da cogliere al meglio. Per noi ragazzi sarà un bel banco di prova, l’occasione di farsi notare dal Ct e dai compagni. Un riconoscimento che ci viene dato e speriamo che questa chiamata azzurra sia la prima di tante. Come è andata con la canzone? Eravamo veramente tesi…  In principio è stato imbarazzante, accompagnati dalle base di due chitarre poi i compagni ci battevano le mani… Io ho cantato in onore di Bologna ‘50 special’ dei Luna Pop. La convocazione non è casuale, io con Sinisa Mihajlovic ho lavorato tanto e a lui devo molto. Nelle ultime due settimane purtroppo non l’ho sentito mai, sta affrontando un percorso di riabilitazione importante, mi manca, avrei avuto bisogno di una parola di sostegno. Quando tornerò a Bologna gli racconterò tutto. 
Europeo? La speranza c’è, sarei ipocrita se dicessi il contrario. Ci spero”. Pure Riccardo ricorda i passaggi precedenti: “L’esperienza in B mi ha fatto crescere. Ero molto giovane, 19 anni, mi è servita per affacciarmi nel calcio dei grandi dopo la Primavera. I grandi azzurri? Io ricordo bene il Mondiale 2006, emozione incredibile. A me piaceva Bruno Conti, anche se non l’ho visto dal vivo, penso di somigliargli almeno guardando i video”. Si parla ancora di giovani: “ Ora si fanno meno problemi a far debuttare un giovane. Dopo la delusione del mondiale fallito in Russia c’è stato uno scossone che ha portato a riscoprire i giovani e così si possono tirare fuori i talenti. Questo è un gruppo straordinario, tutti ti fanno sentire a proprio agio. In principio ero timoroso, ora grazie a loro mi sento parte integrante del gruppo. Idee di gioco dell’Italia molto simili a quelle che usiamo a Bologna e per me potrebbe essere un piccolo vantaggio. Con l’Under 21 è andata male, ma ci aiutati a crescere. Giocare in casa può darti una mano, ma può diventare anche un’arma a doppio taglio”. 

GAETANO CASTROVILLI 
Il centrocampista viola ha gli occhi che brillano: “Essere qui significa realizzare il sogno di un bambino, per me non è un punto di arrivo, ma al contrario un momento da cui ripartire credendo nei miei mezzi. Abbiamo cantato, è un gruppo fantastico, ci hanno fatto integrare bene, E’ diventato un rito cantare anche se all’inizio ti imbarazzi. Ho cantato un pezzo di un neo melodico napoletano, Angelo Famau: ‘Tu si a fine do munno’”. Castro, così lo chiamano a Firenze, viene dalla danza classica e così si spiegano meglio certi movimenti i n campo eleganti e anche efficaci, soprattutto quando deve uscire dal traffico di molte gambe: “La danza mi piace e cerco di trovare una scuola da frequentare nel tempo libero. Rivedo tanti passi di danza nel calcio. A casa metto la musica e guardo dei video per prendere dei passi. Nel calcio non mollo mai, è necessario migliorarsi ogni giorno, andare dritto. Ho fatto più ruoli? Sì, ma devo migliorare nel difendere, non sono completo, sto facendo gol però. Anche se sotto porta posso fare meglio”. Capitolo Europeo: “Chiunque sia qui ha voglia giocarlo. Proverò a mettere in difficoltà Mancini anche giocando bene col mio club. Giocare in B è stato un bell’aiuto poi i compagni mi hanno dato una mano, mi hanno fatto crescere in un attimo”. 
Il paragone con Antognoni lo imbarazza: “Bellissima persona, ma io sono alla prima convocazione e da lui mi separano 73 presenze, 7 gol e un Mondiale vinto…”. Castrovilli consiglia i compagni viola Sottil e Ranieri: “Sono punti di forza dell’Under 21 e spero arrivino in Nazionale. Bisogna dare fiducia ai giovani, ma se sbagli una partita poi ti massacrano. Di solito è così, ma ora francamente vedo che si danno più opportunità”. Chiusura con la sconfitta di Cagliari con la Fiorentina: “Una brutta figura e ci dobbiamo rifare subito Verona”. Intanto però ci sono i compagni in Nazionale che gli tirano sù il morale: “Un gruppo che ispira allegria e spensieratezza, sono belli a vedere. Giocano e si divertono”. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA