Roma, Dzeko al San Paolo solo ricordi belli: è lui la speranza gol di Fonseca

Roma, Dzeko al San Paolo solo ricordi belli: è lui la speranza gol di Fonseca
di Alessandro Angeloni
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Domenica 5 Luglio 2020, 07:30
 Edin Dzeko, un’ancora di salvezza, forse l’ultim. 1) Scaramanzia. 2) Meriti sportivi. Per scaramanzia, fino a un certo punto. Il dato statistico è questo: Dzeko al Napoli ha segnato 4 volte, due doppiette, entrambe al San Paolo. In due stagioni consecutive, nella prima con Spalletti (‘16/’17), nella seconda con Di Francesco (‘17/’18): in entrambi i casi, la Roma ha ottenuto i tre punti, vincendo 3-1 e 4-2. Ecco diciamo che Koulibaly non è proprio felice di incontrarlo, così come il suo amico Manolas, con cui in passato aveva anche discusso pesantemente durante una partita tra la Grecia e la Bosnia ( Kostas aveva accusato gli avversari di non aver rispettato il loro inno, storia, questa, che risale alle gare di qualificazioni per il Mondiale in Russia). Insomma, scaramanzia sì, ma di mezzo ci sono sempre le qualità di Edin, che come può, riesce a piazzare il colpo vincente. 
SENZA PUNTE
Da quando è ripreso il campionato, la Roma è andata a segno solo due volte, contro la Sampdoria, reti sempre firmate da Dzeko (unica vittoria delle tre giocate). Che, per onore di cronaca, era presente pure a San Siro con il Milan, ma protagonista di una prestazione negativa. Dzeko è stanco, non è al meglio, ma deve tirare fuori tutte le sue qualità ed energie, deve resistere e provare a giocare più gare possibili, viste anche le alternative non proprio all’altezza. Il flop di Kalinic è stato fragoroso contro l’Udinese ed è impensabile che il croato venga riproposto stasera al San Paolo contro il Napoli (infatti gioca Dzeko), almeno dall’inizio. Per salvare la stagione ci vuole il miglior Dzeko, così come il miglior Pellegrini e, soprattutto, il miglior Zaniolo, che torna oggi tra i convocati dopo l’infortunio in gennaio contro la Juventus all’Olimpico e magari avrà bisogno di tempo per tornare a livelli decenti. 
PENTIMENTO
Fonseca, forse, si sarà pentito di aver lasciato fuori il suo miglior marcatore contro l’Udinese, serata in cui c’era bisogno di un’impennata dopo la sconfitta contro il Milan. Dzeko ha segnato quattordici reti (con sei assist) fino a questo momento, senza tirare i rigori, più tre gol in Europa League (tre assist). Non male, insomma, anche se uno come lui, nei piedi, ha numeri migliori. E’ salito, con le due reti alla Samp, a centoquattro (con quarantacinque assist) il bottino totale da quando veste la maglia giallorossa. Edin ha il compito di dare una svegliata all’attacco della Roma, che non segna da due partite: il numero 0, come gol seganti, quest’anno è comparso 7 volte in 29 gare, contro Sampdoria, Parma, Atalanta, Torino, Inter, Milan, Udinese, quattro di queste fuori casa. Ma Napoli (il San Paolo), a quanto pare, è la sua seconda casa. 
IL FUTURO
Dzeko vuole finire il campionato al meglio, per poi tentare la carta Europa League. Il futuro, nonostante il rinnovo (con sostanzioso adeguamento) firmato la scorsa estate (scadenza 2022), è tutto da scrivere. Perché al club, molto attento ai conti per via di un bilancio in rosso fuoco, pesa il suo ingaggio, che supera abbondantemente i cinque milioni di euro netti (alla società ne costa quasi nove). Ma molto probabilmente peserà di più la sua assenza? Uno come Edin è sempre difficile da rimpiazzare, ne sa qualcosa lo stesso Fonseca (e prima ancora Di Feancesco, che lo ha trattenuto e con lui è arrivato in semifinale di Champions League), che lo scorso anno lo ha convinto a giocarsi le sue carte nella Roma. Non a caso, ancora oggi squadre come Inter e Juve stanno appresso a Dzeko. Nonostante i suoi 34 anni.
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