Napoli, De Laurentiis sul calciomercato: «Ho creato un gioiello: Osimhen, Kvara, Kim, li tengo tutti»

Il presidente: «Orgoglioso di aver preso il club in tribunale 19 anni fa. Mi hanno offerto anche un miliardo ma sappiano che non lo cederò mai»

Napoli, De Laurentiis sul calciomercato: «Ho creato un gioiello: Osimhen, Kvara, Kim, li tengo tutti»
di Pino Taormina
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Sabato 6 Maggio 2023, 00:11

Tutti i presidenti si sono alzati in piedi quando ha fatto il suo ingresso nella sala dell’hotel dove si è tenuta ieri l’assemblea della Lega di Serie A. Uno a uno gli sono andati incontro, a cominciare dall’ex ministro dello sport Luca Lotti ora manager nell’Empoli di Corsi. Non è un giorno come gli altri per Aurelio De Laurentiis: ha dormito poche ore per essere puntuale all’appuntamento in Lega. Di Spalletti, Osimhen, Kim e tutto il resto c’è tanto tempo per parlare. Ora è il momento di godersi lo straordinario sapore del trionfo. La festa del Maradona è ancora nel cuore e nell’anima del presidente azzurro. 

DAY AFTER

Il giorno dopo, per certi versi, è ancora più bello. Lui, il patron non fatica ad ammettere che quelle vissute giovedì sera sono «sensazioni uniche perché gli applausi e il tributo dei tifosi emozionano sempre perché sono stati sinceri». È un colloquio esclusivo ai margini di una giornata come sempre piena zeppa di cose da fare. Ha chiamato un po’ tutti in mattinata per registrare il loro entusiasmo. «La scelta che ancora oggi mi rende più orgoglioso è stata quella di recarmi al tribunale fallimentare 19 anni fa per andare a prendermi il Napoli. È una cosa che rifarei mille volte ancora», dice De Laurentiis. Non è vero che è un giorno come gli altri, questo. Ha ricevuto centinaia di messaggi di auguri; questo non è uno scudetto nato per caso, è un’altra tappa di un ciclo meraviglioso (e vincente) che da anni ha stabilmente portato il Napoli tra le grandi d’Italia.

Non è il momento giusto per parlare di Big Luciano: c’è tempo per discutere con lui del presente e del futuro. «Il mio allenatore sostiene che sono ottimista perché penso che si possa vincere la Champions? Ma io sono sempre una persona ottimista di natura». 

GIOVANI E BELLI

Già. Anticipa le scelte dell’estate. «Il ciclo prosegue assolutamente con queste stesse linee: sarà un Napoli giovane e bello. Come piace a me». Sorride compiaciuto. «Credo che Napoli sia una fucina straordinaria e unica di opportunità: quello che occorre fare è mettersi in testa di verificarne il vero valore. E partendo da qui, poi saperlo sviluppare perché possa divenire un’industria intelligente. Del resto, è così palese, che una città bella come Napoli dovrebbe vivere di arte, turismo, cibo, cinema. E anche di pallone». Dice pallone, non calcio. Come quelli che da piccoli si innamorano di questo sport e dicono “andiamo a giocare a pallone”.

 

«Ho rifiutato offerte importantissime nel corso degli anni (parlò di 2,5 miliardi di euro per tutto il gruppo, compreso la Filmauro, ndr), di tanto in tanto viene qualcuno e prova di nuovo a farmi qualche proposta, a capire cosa ne penso: ma io non do mai spago a nessuno, tiro avanti, non mi importa della cifra che mi offrono. Ed è probabile, molto probabile, che la vittoria dello scudetto, la splendida stagione vissuta in Champions, porterà qualcun altro a farsi avanti pesantemente e ardentemente. Ma so già cosa gli risponderò: il Napoli me lo tengo, vado avanti perché De Laurentiis non vuole cedere questa società, non è mai stato neppure sfiorato dall’idea di farlo».

E ancora. «Ho vissuto l’estate con la convinzione che stavo facendo le cose giuste. Ne ero certo. E nella vita, c’è poco da fare, se hai questa certezza, anche se sei solo, bisogna tirare dritti per la propria strada, andare avanti senza sentire nessuno». E il Napoli che è arrivato in cima alla serie A è frutto di questa testardaggine. È al settimo cielo e di questo Napoli che ha regalato lo scudetto al Sud dopo 22 anni di dittatura di Milano e Torino non rinuncerebbe a nessuno. Una dichiarazione d’amore. «Chi vorrei avere nel mio Napoli? Voglio quelli che ho, quelli che hanno dominato questo campionato. Me li tengo stretti tutti. Non desidero altri». Non nasconde neppure l’importanza dell’evento. «Sì è vero, probabilmente è uno dei giorni professionalmente più importanti della mia vita. Anche se il giorno più bello della vita di ognuno di noi è uno solo: quello in cui si nasce». È pronto a ripartire subito. «Sì, mi piacerebbe andare avanti ancora in Champions, tentare di vincerla come abbiamo tentato di farlo quest’anno». La vita è questa: non cullarsi sugli allori e ripartire subito a razzo.
 

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