Nainggolan, alla Spal per De Rossi: «Mi ha chiesto di dargli una mano, sono qui per ritrovare l'entusiasmo. In campo vorrei fare il trequartista»

Il centrocampista torna a giocare in B: "Avevo altre offerte ma mi sono rimaste impresse le parole di Daniele". E Tacopina lancia la squadra: "Il campionato inizia ora"

Nainggolan, alla Spal per De Rossi: «Mi ha chiesto di dargli una mano, sono qui per ritrovare l'entusiasmo. In campo vorrei fare il trequartista»
di Vanni Zagnoli
4 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Febbraio 2023, 20:27 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 13:52

È un po’ come quando Antonio Cassano era al Parma, in chiusura di carriera, parole in libertà. Anzi, no, il Cassano di oggi, alla Bobotv. Radja Nainggolan parla come mangia, davvero, come si mangia, altro che spontaneo. Il "Ninja" è arrivato a Piacenza, nel 2005, in B, a 17 anni. “Avevo Stefano Pioli come allenatore e capii che sarebbe diventato un top”. Di Radja il tecnico parmigiano disse: “O diventa un campione o non va oltre i dilettanti”. Oggi non abbiamo avuto il coraggio di chiederglielo, perchè sulle domande un po’ così, lontane dalla Spal, glissava. Su Zaniolo, ad esempio. “Parliamo di Ferrara, siamo qua”. Entrambi hanno un carattere molto particolare, fuori dal campo.

Della Roma ha parlato lui, citando semplicemente le sue 5 stagioni, il “buttarsi nel fuoco” per i compagni. “E la stessa cosa pretendevo da loro”. Col Belgio ha giocato solo Euro 2016, fra le grandi manifestazioni, con il suo potenziale atletico avrebbe potuto essere titolare, addirittura, da Euro 2008 al mondiale in Qatar. Non scherziamo, il potenziale anche tecnico, la grinta, l’incidenza in zona gol e assist erano da qualche punto nella classifica del pallone d’oro. Radja, invece, è sempre stato ai margini della nazionali, qualificazioni ai mondiali, a Europei, amichevoli, in tutto 30 partite, anzichè le 100 e passa di tanti centrocampisti bandiera. Sarà per questo che dice: “Ho visto il mondiale. Abbiamo fatto c...”. Insomma, parla come mangia, davvero. Anche quando racconta la città di Ferrara, la ricerca dell’appartamento giusto. “Possibile che esistano solo con due camere?”. Radja è così, altro che spontaneo, come l’ultimo Cassano. 

“E’ iniziata quasi per scherzo, con gli inviti di Daniele: “Vieni a darci una mano”. Ci ho pensato, avevo altre offerte, mi sono rimaste impresse le sue parole”. De Rossi, Nainggolan, la Spal diventa una Roma 2. Conoscevo Tacopina dai giornali - dice il calciatore belga -, poi quando ho visto l’immagine a distanza ho ricollegato il volto. A Roma c’era ma non era una figura centrale.

Joe dice che “il campionato inizia ora”. “Siamo a 9 punti dai playoff - osserva il nuovo leader estense -, ma oggi a rischio spareggio playout”. "Sono qua anche perché ero stufo, è stata data troppa importanza a certe cose. Voglio ritrovare l'entusiasmo nel calcio. Me l’aveva fatto perdere il fatto di aver vissuto la mia vita come tutti gli uomini mentre purtroppo tanti hanno dato più importanza a quel che succedeva fuori dal campo anziché dentro. Non vedo perché non potrei fare quello che fa una persona normale fuori dal campo”.

Il ds Lupo potrebbe ritesserare Giuseppe Rossi, classe 1986, contro l’88 di Radja, qualità per portare i biancazzurri fra le prime 8 e poi sperare di risalire in Serie A, dopo due stagioni e quelle due salvezze in A con Leonardo Semplici. Che ha guidato Nainggolan a Cagliari. Dopo un avvio folgorante con Maran, il presidente Giulini sperava con il belga di battersi per l’Europa, invece è retrocesso. Con il ritorno in serie B, la famiglia Colombarini ha ceduto la Spal a Tacopina. Qui si è scritta la storia del calcio in provincia, negli anni ’50 e ’60 qua si vive per il pallone, dalla presidenza Paolo Mazza, appunto, qui Fabio Capello ed Edoardo Reja sono stati in gioventù, qui si inseguiva la Serie A con Venturato, due finali playoff con il Cittadella, ora ci prova Ddr, con il ninja. 

“Mi chiamano così per i tratti del viso da giapponese e per il mio modo di correre, per il tackle a gamba alta, adesso rischio di infortunarmi. Vorrei fare il trequartista, anche segnare, altri correranno per me. Scherzo, mi adatto”. Nainggolan è in ribasso, obiettivamente, all’Inter peraltro meritava un trattamento diverso da Antonio Conte, a Ferrara riaprono la campagna abbonamenti per lui. Allo spogliatoio, ai giovani può dare molto. “Al dopo carriera non ho pensato, non so se farò l’allenatore, come Daniele De Rossi”. “Sono nato pronto”. Sabato con il Bari giocherà di sicuro, magari anche solo metà partita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA