Muriel rianima l'Atalanta: 8 sconfitte di fila per il Venezia, vicino al ritorno in B

Muriel rianima l'Atalanta: 8 sconfitte di fila per il Venezia, vicino al ritorno in B
di Vanni Zagnoli
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Sabato 23 Aprile 2022, 18:29

La quarta vittoria dell’Atalanta in 16 partite di campionato è anche frutto della debolezza avversaria, la matricola Venezia si avvia a ritornare in serie B in anticipo, con 8 sconfitte in sequenza. Bergamo veniva da 3 stop, molto è dipeso dalla forza delle antagoniste, Sassuolo e Verona valgono tanto più dei lagunari, nonostante siano senza reali obiettivi. Gasperini si porta intanto a due punti dalla Lazio e a tre dalla Fiorentina, che ha una partita in meno, non si rassegna a mancare l’Europa per la prima volta, nei 6 anni nerazzurri. Ritrova il vero Muriel, entrato nelle azioni dei tre gol, uno l’ha pure segnato.

L’Atalanta parte spesso bene, il Venezia fa la partita che deve, si difende, con la rosa probabilmente meno qualitativa della serie A.

Paolo Zanetti aveva compiuto miracoli nel girone d’andata, l’ultimo è stato il successo con il Torino, è rimasto in Veneto nonostante richieste, a differenza di Dionisi, passato dall’altra neopromossa, l’Empoli, al Sassuolo, e adesso troverà comunque estimatori, sul mercato degli allenatori perchè di più non poteva fare. Gli arancioneroverdi segnano nell’unica occasione sino all’intervallo, palla strappata da Ceccaroni a Zapata, il difensore invita Aramu al cross, Henry insacca in tuffo, il Var annulla per fuorigioco. Muriel, allora, crea, per guadagnarsi la riconferma nell’èra Pagliuca, l’americano socio di maggioranza, con la famiglia Percassi.

Serve Djimsiti che in diagonale chiude fuori di poco e sfiora il palo. Poi un tiro di Hateboer è deviato sulla traversa da Ceccaroni. Il Venezia manovra piacevolmente sino alla trequarti, come in serie B, paga la differenza degli attaccanti: incursione di Muriel, la difesa è spiazzata, Ampadu devia sulla traversa e Pasalic infila il tap in.

Nel secondo tempo, il raddoppio, Muriel si aggiudica il duello con Svoboda, spesso punto debole, invita perfettamente Zapata, sfuggito per la prima volta a Ceccaroni, e il match è deciso. Il Venezia si rianima, Okereke impegna Musso, Aramu sbaglia una punizione dal limite, Crnigoj porta intensità. Muriel coglie un palo, poi induce l’inglese Ampadu a deviare sulla traversa, il tocco di Pasalic è agevole. Nel finale il palo di Henry e la rete di Crnigoj, servito da Nsame, camerunese che in Svizzera segnava tanto, allo Young Boys, mentre in Italia non ha ancora realizzato.

“Non pretendiamo che la gente ci sostenga a prescindere - spiega mister Zanetti - e adesso abbiamo la Juve. Eravamo in vantaggio, l’annullamento è questione di centimetri. Io sarò l’ultimo ad abbandonare la barca”. Assieme a Thiago Motta, è l’unico allenatore non esonerato fra le ultime 6.

Gasperini non parla, lo fa il vice Tullio Gritti: “La prestazione non è mai mancata, siamo stati penalizzati dagli episodi. Proviamo a centrare l’Europa approfittando degli scontri diretti delle altre”.

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