Mourinho avvisa Spalletti: «Non sempre i favoriti poi vincono»

Mourinho in conferenza stampa
di Stefano Carina
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Sabato 22 Ottobre 2022, 15:22 - Ultimo aggiornamento: 15:57

ROMA Non si nasconde. Sa che il Napoli viene dato per favorito ma questo non lo disturba. Anzi, lo stuzzica. Per Mourinho, meglio partire a fari spenti in un big match come quello di domani sera. E così, il tecnico portoghese (dove aver ricordato Francesco Valdiserri e riservato «un abbraccio alla famiglia e ai suoi cari da parte mia e della squadra») gioca di rimessa, difendendo Zaniolo (reduce dalla mazzata Uefa), rivendicando un gioco offensivo («Un conto sono i gol segnati, un altro quanto produciamo») e lasciando trapelare in modo sibillino come «non sempre il favorito poi vince». Spalletti è avvisato.

Di seguito la conferenza stampa integrale.

Come arriva la squadra a questo big match?

«Siamo tutti a disposizione meno i soliti nooti e Celik, che avrà bisogno di qualche giorno in più.

Condizione è buona, abbiamo avuto una settimana di lavoro per poter recuperare e preparare questa gara. Se sei primo dopo 10 partite ha significato e questo lo sappiamo. Ma anche se sei quarto. Giochiamo contro la capolista ma abbiamo diritto di giocare, l'opinione generale è che il Napoli è favorito ma qualche volta il favorito perde».

Con la mediana disposta in modo leggermente diverso, la Roma sembra aver trovato un maggior equilibrio. E' una formula che sarà confermata domani e in linea generale secondo lei Zaniolo potrebbe giocare anche come mezzala?

«Noi a volte pensiamo delle cose, poi dobbiamo cambiare a seguito di una determinata situazione. Ci sono delle squadre che se non gioca A, gioca B, se non c'è B gioca C. Non è il nostro caso. Senza Dybala ho dovuto pensare delle cose in modo diverso. Sembra quasi lo stesso giocare con 3-5-2, 3-4-2-1, o 3-4-1-2 perché è solo un elemento in più. Ma non è così. Comunque è vero che quando giochiamo con tre in mediana la squadra si sente bene. Zaniolo? E' in un moento della sua carriera dove deve crescere, maturare, capire la sua posizione. Se sei un giocatore più offensivo sei un calciatore più istintivo. Se invece giochi in mediana, devi essere più riflessivo, capire che non puoi perdere la palla. Lui è ancora in una fase di crescita, quello che mi piace di lui, come accaduto con la Samp, è la dimostrazione di una crescita emozionale. Normalmente se lui non parte titolare è molto individualita, è triste. E invece l'altro giorno è apparso un calciatore di squadra, capisco la scelta dell'allenatore, ho visto quindi un Nicolò con grande maturità con l'idea che la squadra è più importante. Non so se la domanda arriverà, allora vi anticipo io. Le tre giornate della Uefa sono allucinanti. Già il rosso poteva essere giallo, ma 3 partite le posso capire se vedo che alla prossima un'aggressione viene punita con 6. Su questo ragazzo è tutto troppo. Lo devo difendere, stavolta serve difenderlo».

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Si affrontano due squadre diverse, una molto offensiva l'altra che fa della solidità difensiva il suo punto di forza.

«Questo lo dici tu (riferito al giornalista che ha posto la domanda, ndr), noi non siamo difensivi. Ok, Napoli è offensivo ma non è perché noi non segniamo non siamo offensivi. Se guardiamo i numeri hai ragioni tu, se vediamo le partite ho ragione io. Avete mai visto noi che aspettiamo? Se sprechiamo tanto vuol dire che creiamo. Sbagliamo tanto ma questo non vuole dire che non siamo offensivi. Esiste una contraddizione nei termini tra quello che produciamo e quello che segniamo. Un giorno faremo 4 azioni e segneremo altrettante reti. Noi non aggrediamo né aspettiamo, il nostro gioco ha solo un obiettivo: vincere lapartita. Il Napoli è favorito, ha segnato tanto, difende bene, è tutto Napoli... Noi ci presenteremo e vedremo cosa potremo fare».

Come si lavora sulle scelte vicino alla porta? 

«Si lavora tanto. Non ti posso dire in che modo, ma ti dico che ci lavoriamo. Non è solo a livello psicologico o di fiducia o mentale. Ci sono diversi profili di giocatori. CI sono alcuni che non sono giocatori che fanno gol, e noi ne abbiamo ma abbiamo anche giocatori che segnano come Abraham, Belotti e Pellegrini. Non perdiamo fiducia nei giocatori, i gol arriveranno. Se possono arrivare in modo equilibrato va bene ma la mia sensazione è che un giorno una squadra pagherà e poi si parlerà di una Roma fantastica invece siamo stati gli stessi. Contro la Sampdoria potevamo andare 2-0 più volte, pensa se Quagliarella avesse segnato l'1-1, cosa si sarebbe detto?».

Spalletti pochi minuti fa ha avuto elogi per la Roma, è pretattica? 

«Non ho sentito Spalletti, però non penso sia un bluff. È vero che è un mio amico, abbiamo rispetto l’uno per l’altro. Io non sono scarso e lui è bravissimo. È la verità. Lui sa che domani può vincere ma anche perdere. Sa che non è facile, non è un bluff, è stato onesto. Non può dire in conferenza che domani vinceranno facilmente. Lo vedo come una cosa normale. Abbiamo giocato contro la Sampdoria che è ultima in classifica e siamo usciti ridendo di gioia. Giocare contro la quarta in classifica per loro non è facile. Spalletti riconosce i nostri meriti se siamo quarti dopo 10 giornate, sa che non siamo scarsi. Sarà una partita difficile, lo penso anche io». 

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La Roma era interessata a Kvaratskhelia? Sta preparando qualcosa per fermarlo? 

«Da me non ti devi aspettare niente (ride). Magari se passa lì davanti lo sgambetto. Adesso è facile dire che tutti sono stati interessati a lui. L’unica cosa vera è che ora è al Napoli, è un bravissimo giocatore. Napoli ha scelto bene, magari lo ha fatto anche lui». 

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