La Champions è lì, distante appena 5 punti. Che in realtà sono 6 in virtù di quella sciagurata rimonta subita in 7 minuti all'Olimpico contro la Juventus che ancora serpeggia nei rimorsi giallorossi. La Roma però ci crede. Anche perché per puntare eventualmente al 5° posto - e dunque all'accesso diretto all'Europa League - è sempre meglio guardare più in alto. Mourinho ne è consapevole anche se, almeno pubblicamente, ha già abdicato alla rincorsa ad Allegri. La vera differenza per lo Special sarebbe arrivare quinti o ottavi. José guarda avanti, concentrato a concludere bene l'anno ma già proiettato alla prossima stagione.
Arrivare quinti comporterebbe iniziare a lavorare senza noie legate a preliminari o altro e permetterebbe inoltre di studiare una preparazione ad hoc per un campionato che avrà come novità una sosta invernale molto lunga per far spazio al mondiale in Qatar. Una stagione anomala, quindi, dove a volte si afferma una sorpresa. Mou sotto sotto punta a rappresentarla, accorciando i tempi del suo progetto triennale. La crescita infatti sarà anche graduale ma l'obiettivo del portoghese è vincere. E se la Conference League regala una scorciatoia inattesa già adesso, quando lo Special parla di vittorie guarda ad altro, di ben più ambizioso. Per farlo, va allestita una squadra che possa competere.
IN ESTATE 3 TITOLARI
Ci sono voluti 8 mesi per capire e farsi capire.
Ora i due fanno parte di un progetto (al netto dei rispettivi rinnovi da definire) che il tecnico non intende snaturare. Perché ai 13-14 fedelissimi, basterebbe inserire nella prossima sessione di mercato 3 titolari, contare sul recupero di Spinazzola e regalarsi un altro cambio sugli esterni difensivi (Dalot), per arrivare a quella rosa di 19-20 elementi alla quale ambisce per puntare a vincere. Gli identikit sono noti da tempo: un difensore mancino che sappia impostare (Senesi), un centrocampista di qualità e personalità (Renato Sanches, Xeka e Xhaka i papabili) più un'ala (Guedes o Kostic) capace di esaltare ulteriormente Abraham e regalare al reparto una decina di gol. Idee chiarissime. Per attuarle, la palla passa ai Friedkin.