Lazio, Sarri sorride per il rientro di Immobile ma chiede di più al resto dell'attacco per lo scatto Champions

Il dato dello scorso anno non è benaugurante, per questo il tecnico chiede un'inversione di tendenza

Lazio, Sarri sorride per il rientro di Immobile ma chiede di più al resto dell'attacco per lo scatto Champions
di Valerio Marcangeli
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Martedì 28 Marzo 2023, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 09:02

La Lazio è pronta per riprendere le operazioni a Formello. Dal pomeriggio odierno Sarri avrà di nuovo la squadra a disposizione. In attesa dei rientri di tutti i calciatori partiti con le Nazionali però, il tecnico finalmente potrà riabbracciare Immobile. Il capitano ieri ha terminato la fase di riabilitazione dopo l’ennesimo stop muscolare stagionale e da oggi è atteso regolarmente in gruppo per puntare alla sfida col Monza, unica squadra mai colpita dell’attuale Serie A.

Lazio, media migliorata nelle gare senza Immobile

Un motivo in più per sognare il campo per Ciro, ora deciso a non fermarsi più in vista del traguardo dei 200 gol. Al bomber serviranno altri 7 centri per raggiungerlo con la maglia della Lazio e 9 per tagliarlo in Serie A. Sarebbe il sesto italiano di sempre a riuscirci, ma il finale di stagione non potrà dipendere solamente da lui. Rispetto al passato va detto che la squadra ha risposto meglio nelle dodici partite in cui il numero 17 è mancato, alzando la media punti a 1,58 per gara, ma anche se adesso tornerà a disposizione, Sarri chiederà un’inversione di tendenza agli altri attaccanti.

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Sarri chiede un cambio di ritmo all’attacco

Da qui in avanti per il tecnico ci saranno undici finale in ottica Champions e la Lazio dovrà ridurre il margine di errore al minimo. Con Immobile che dovrà recuperare il ritmo partita, sarà fondamentale l’apporto di Felipe Anderson (che tornerà sulla fascia destra), Zaccagni e Pedro.

Lo scorso anno dalla 28esima giornata in poi tutti e tre avevano ridotto il proprio contributo al minimo. Solo due gol per Felipe, uno per Pedro e addirittura nessuno per Zaccagni, quest’anno invece a un passo dalla prima doppia cifra in carriera. Solo il 13% delle realizzazioni di squadra non potrà bastare per l’accesso all’Europa che conta. Sarri già è stato chiaro, ora la parola passerà al campo.

 

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