Mercato flop, infortuni e cambio di proprietà: il Milan è diventato una polveriera

La crisi rossonera parte dai mancati arrivi di Ziyech, Botman e Sanches. Ora emergono crepe nella gestione di Pioli

Mercato flop, infortuni e cambio di proprietà: il Milan è diventato una polveriera
di Salvatore Riggio
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Martedì 7 Febbraio 2023, 11:43

Nella perenne crisi del Milan in questo inizio 2023, Stefano Pioli ci ha messo un po' del suo. Ha smarrito la sua creatura, il Diavolo, che soltanto qualche mese fa ha conquistato uno scudetto. Al di là dei tanti passi falsi dell'Inter, i rossoneri dimostrarono solidità difensiva e compattezza in attacco. C'era Rafael Leao e il suo iconico sorriso, che poco alla volta è sparito. Fuori contro il Sassuolo e nel derby, salvo poi entrare e servire a Giroud l'unica palla gol dell'intera partita, di un Diavolo sempre più dissestato. Si è detto di un'esclusione di natura tecnica (Pioli voleva due punte autentiche nel 3-5-2) e di una condizione ancora precaria. Può essere sia così, ma resta comunque difficile comprendere l'esclusione del portoghese. Un ragazzo avvolto dai pensieri sul rinnovo: ha in mano un'offerta da sette milioni di euro, ma il suo entourage sta tirando troppo la corda su due argomenti sensibili al club di via Aldo Rossi. In primis, il risarcimento di 19 milioni di euro da versare nelle casse dello Sporting Lisbona; in secondo luogo, la richiesta di dimezzare la clausola rescissoria da 150 a 75 milioni di euro in caso di fumata bianca. Ed ecco, allora, che la trattativa si è fatta in salita.

I PROBLEMI
In sostanza, quasi nove mesi dopo dal 22 maggio 2022, con il successo del 19° tricolore grazie al 3-0 di Reggio Emilia con il Sassuolo, il mondo felice rossonero è soltanto un ricordo sbiadito. Iniziato a frantumarsi già in estate con i rinnovi tardivi di Paolo Maldini e Frederic Massara, i tempi necessari per la cessione della società da Elliott a Redbird e un mercato fatto con pochi soldi e tanto ingegno. Percorrendo strade mai battute, commettendo anche errori, ma con l'obiettivo comunque di rinforzare una squadra meritevole di tornare grande o almeno lottare per stare lassù. Così il sogno di Maldini e Massara, due dirigenti consapevoli di cosa sia la storia del Milan, si è rivelato un'utopia. Per mancanza di un budget sostanzioso non sono arrivati Botman (finito al Newcastle), è sfumato Renato Sanches (con Enzo Fernandez all'orizzonte) ed è saltato il prestito di Ziyech. L'investimento è stato De Ketelaere, oggetto misterioso. Sono arrivati anche due giovani interessanti come Thiaw (nei minuti finali del derby non ha mai mollato Lukaku) e Vranckx. Ma sì, questo Milan è rimasto incompleto e gli infortuni (Maignan su tutti, ma anche Ibrahimovic) hanno fatto il resto. Le prime difficoltà hanno mostrato molte crepe e diffuso alcuni pettegolezzi. Di un rapporto non buono tra il nuovo ad, Giorgio Furlani, e Paolo Maldini e di uno spogliatoio con qualche tensione di troppo tra i big. Voci mai confermate, destinate (forse) a svanire alla prima vittoria.

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