Moggi: «Calciopoli? Io criticabile
ma non ho commesso alcun illecito»

Moggi: «Calciopoli? Io criticabile ma non ho commesso alcun illecito»
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Martedì 3 Dicembre 2013, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 13:51
Da parte mia ci possono essere stati atteggiamenti criticabili sotto il profilo etico ma che non hanno mai sconfinato nell'illecito. Così l'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, si è difeso dinanzi alla Corte d'Appello di Napoli dove è in corso il secondo grado del giudizio su Calciopoli. Moggi ha contestato le accuse criticando l'operato degli investigatori parlando di «intercettazioni monche tagliate ad uso dell'accusa» e negando ogni vicinanza ai designatori arbitrali dell'epoca Pairetto e Bergamo. «Non mi sono mai intromesso nelle designazioni, nè alterato arbitraggi».



Moggi si è soffermato sulla questione schede svizzere distribuite agli arbitri ribadendo che nell'ambito di uno spionaggio industriale messo in atto da Telecom per conto dell'Inter nei confronti della Juve queste ultime servivano per non essere intercettati con riferimento in particolare alle operazioni di mercato: «avevamo preso il calciatore Stankovic, due mesi dopo il suo procuratore è sparito e ce lo siamo ritrovato all'Inter». E su Pierluigi Collina? «Passava per essere un arbitro sopra le parti, salvo poi allenarsi sul campo del Milan ed essere sponsorizzato a fine carriera dalla stessa azienda automobilistica sponsor del Milan. Sul mio conto - ha concluso Moggi sono state raccontate tante favole come quella del sequestro all'arbitro Paparesta che non c'è mai stato e che è stato costruito solo su una battuta».
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