In questa stagione della sua vita, non ha voglia di legarsi a lungo: Micki va avanti di stagione in stagione, alla Zeman. La Roma lo scorso anno gli ha proposto un biennale, lui ha chiesto un solo anno. Deciderà a breve il suo futuro, d’accordo con l’altra parte, che per ora ha sospeso i rinnovi (e il suo manager, Raiola, in queste ultime settimane ha avuto problemi fisici). Henrikh Mkhitaryan, a 33 anni, può permettersi questo e altro, la Roma ne è consapevole, pur sapendo che uno dei suoi uomini migliori e tra i più funzionali per Mourinho, va a scadenza. Al momento, Micki non fa una piega, gioca al calcio come pochi altri sanno fare, rendendosi indispensabile. Eppure anche lui, di momenti bui, ne ha vissuti, in passato per i tanti infortuni (specie al primo anno) in questa stagione per scelte tecnico-tattiche: ha vissuto sostituzioni “precoci” (con Napoli, Cagliari e Milan nel girone di andata), anche la panchina (a Venezia). Non giravano le gambe, idee poche, il pubblico ha rumoreggiato. Mourinho non lo ha mai mollato (e viceversa), nel 3-5-2 ha scelto l’armeno come mezz’ala e ultimamente come regista, quel ruolo che Mou ha scoperto da due sessioni di mercato.
I QUATTRO AD ALTA QUALITÀ
Il suo rendimento sotto porta non è all’altezza di quello dello scorso anno, quando ha chiuso l’annata con 15 reti e 13 assist. Continuo e decisivo, sempre. In questa stagione Micki ha più un’importanza tattica che non legata ai numeri: oltre a ricoprire i due ruoli di centrocampo, è stato schierato ad inizio stagione come esterno nel 4-2-3-1, mostrando qualche difficoltà. Stando nel mezzo del gioco, si trova più a suo agio.
L’ARBITRO E CRISTANTE
Per la sfida con il Verona, è stato designato l’arbitro Pairetto, che ha già diretto la Roma (era al Var in occasioni dei quarti di Coppa Italia a San Siro), con la Fiorentina e a Bologna, in entrambi i casi il club non è stato soddisfatto. 1) per l’espulsione di Zaniolo con la Viola. 2) per l’ammonizione, considerata esagerata, ad Abraham al Dall’Ara. Un giallo che gli ha fatto saltare l’Inter. Dopo la sconfitta di Bologna, Mou aveva stigmatizzato l’atteggiamento persecutorio di Pairetto nei confronti di Zaniolo e a fine partita disse «per il suo bene dovrebbe andare a giocare all’estero». Confermato interesse del Siviglia per Cristante: nelle ultime 48 ore l’agente, Riso, era in Spagna. Ufficialmente per salutare il suo assistito Papu Gomez ma anche per parlare di Bryan, pure lui alle prese con il rinnovo contrattuale.