Roma-Napoli, si tratta per Milik. Manca il sì del giocatore. Kolarov verso l'Inter

Roma-Napoli, si tratta per Milik. Manca il sì del giocatore. Kolarov verso l'Inter
di Stefano Carina
3 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Agosto 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 09:25
Milik tiene sotto scacco la Roma. È lui l’erede designato di Dzeko. O meglio, il calciatore che la Roma ha scelto come sostituto del bosniaco, promesso sposo della Juventus. Il problema è che per dar via al domino, manca il sì del polacco. Sedotto e abbandonato: questo è lo stato d’animo del numero 9 napoletano che si sta scontrando con la volontà del presidente De Laurentiis. Nonostante abbia appena un anno di contratto e a gennaio sarebbe libero di firmare per un’altra squadra, il club azzurro continua a chiedere 40 milioni. Cifra ritenuta fuori mercato dalla Juventus, disposta a garantirne poco più (15 milioni) dell’attuale valore dell’attaccante a bilancio (10). Più facile invece trovare l’intesa con la Roma che mette sul piatto Under più un giovane a scelta. A Trigoria avevano offerto Antonucci e Coric, il Napoli ha chiesto Riccardi, ottenendo un’apertura a parlarne. Discorsi che comunque dipendono dal sì di Milik. Che al momento non c’è. L’attaccante non esclude nemmeno l’idea di rimanere un anno ancora a Napoli e liberarsi poi a zero come accaduto a Callejon. Anche perché le sorprese - leggi Mertens che ha rinnovato lo scorso 17 giugno, a 13 giorni dal regime di svincolo - possono essere sempre dietro l’angolo. La richiesta è guadagnare quanto Lozano e Insigne (4,5). Alla Juventus aveva invece trovato un accordo a salire: primo anno 3,5 milioni più 1 di bonus, secondo 4 più 0,5 di benefit, dal terzo 4,5. Intesa che con la Roma - avendo il coltello dalla parte del manico - dovrebbe garantire subito 4,5 milioni. 
ALEKSANDAR AI SALUTI 
E Dzeko? Edin è in una posizione d’attesa. In caso d’addio probabilmente toccherà fare a lui il primo passo a livello mediatico. Proprio per questo motivo - e scottato con quanto accaduto nella passata stagione - per muoversi vuole che prima sia tutto definito. Ossia, che la Roma abbia il sostituto in mano e che la Juventus non si tiri indietro come accaduto 12 mesi fa con l’Inter. Lasciare Roma gli pesa. Soprattutto adesso, con la terza figlia in arrivo a giorni. Insieme a lui è pronto a salutare anche il suo grande amico Kolarov. Il serbo (che ha cambiato recentemente agente passando da Berti a Lucci), nonostante il rinnovo sottoscritto a gennaio, è finito nel mirino di Conte, dopo che lo scambio Biraghi-Dalbert è saltato (ora il nazionale è monitorato a Trigoria). Il suo passaggio in nerazzurro (accordo club-terzino già è stato trovato) è uno dei motivi del viaggio di Fienga a Milano. Capitolo Juan Jesus: la Roma aveva trovato un accordo con il Cagliari per 3 milioni che avrebbero garantito una piccola plusvalenza, considerando che il difensore attualmente è a bilancio per 1,976 milioni. Il brasiliano, insieme al suo agente, ha però puntato i piedi. A Trigoria pensano che questo sia dovuto al fatto che il ragazzo ha già un’intesa con il Genoa ma vorrebbe essere liberato quasi a zero. 
RAIOLA FA COSE
Intanto ieri al Fulvio Bernardini si sono visti gli agenti Vigorelli e Raiola. Ufficialmente per salutare i loro assistiti. In realtà anche per confrontarsi con la società (presente De Sanctis). Se l’offerta del Tottenham per Zaniolo non viene presa in considerazione dalla Roma, diverso il discorso portato avanti da Raiola. Conoscendo le difficoltà che sta incontrando il club giallorosso per riscattare Smalling (che rimane comunque la prima scelta), il procuratore di Ibra ha offerto Izzo. Il Torino lo ha messo sul mercato visto che Giampaolo (vuole Andersen) non lo ritiene idoneo per la difesa a 4. Costo 20 milioni ma Raiola è convinto di riuscire a portarlo via per 15. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA