Roma e Milik, una larga intesa: il polacco rinnova col Napoli e arriva in prestito. Dzeko, è Juve

Roma e Milik, una larga intesa: il polacco rinnova col Napoli e arriva in prestito. Dzeko, è Juve
di Stefano Carina
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Venerdì 18 Settembre 2020, 07:35
Milik c’è ma ancora non si vede. Dzeko si vede ma è come se non ci fosse più. Il gioco dell’oca volge al termine: la Roma avrà il centravanti che aveva messo nel mirino da tempo, la Juventus accontenterà Pirlo che ha sempre indicato il bosniaco come prima scelta e il Napoli, con appena 5 mesi di contratto da far valere (a febbraio il centravanti avrebbe potuto firmare con chiunque), vedrà valutato l’attaccante 25 milioni. L’happy-end sospirato è prossimo. Probabilmente non così immediato da permettere al polacco (che oggi, in Austria, si sottoporrà a una visita di controllo alle ginocchia operate) di esordire a Verona e a Edin di giocare contro la Samp. A questo punto, poco male. Non è stato semplice infatti accontentare l’entourage di Milik. Cinque ore, intervallate dal pranzo, con il tira e molla che contraddistingue questo tipo di trattative. 
TAPPA IN AUSTRIA E SCAMACCA
Gli agenti del centravanti, sapendo di partire da una posizione di forza, hanno sparato alto (5,5). Alla fine non potranno comunque lamentarsi: il loro assistito firmerà un quinquennale da 4,8 milioni. Per rendere effettivo il trasferimento, vanno però prima ultimate alcune pratiche tra il calciatore e il Napoli (senza contare le varie commissioni da elargire in questo trasferimento). Si tratta delle famose multe comminate dal presidente De Laurentiis per l’ammutinamento dello spogliatoio azzurro post Salisburgo (con mancato ritiro) nel novembre scorso. A queste si aggiungono gli ultimi stipendi da percepire. Ultimate queste pratiche, il polacco rinnoverà per un anno con il Napoli, permettendo così alla Roma di prenderlo in prestito oneroso (3 milioni), garantendo però l’obbligo di riscatto (15) più bonus (7) e spostando la quasi totalità dell’investimento nel bilancio che inizierà il 1 luglio 2021. Nell’operazione rientreranno anche i giovanissimi Modugno e Meloni, classe 2003. Step che hanno bisogno di tempo (la Roma è a caccia del vice del polacco, si valuta Scamacca). Soltanto sbrigate queste vicende, il calciatore giungerà nella capitale per iniziare la sua nuova avventura. Percorso inverso farà Dzeko, atteso a Torino. Il trasferimento del bosniaco frutterà alle casse giallorosse 16 milioni, permettendo così di effettuare una plusvalenza di 13,517 milioni (il costo a bilancio è 2,483). 
CENGIZ SALUTI, VA AL LEICESTER 
Chi invece ha chance di giocare subito è Kumbulla. Ieri l’albanese ha svolto il primo allenamento insieme con i nuovi compagni: «La Roma rappresenta un’opportunità e una sfida irrinunciabile. Sono stato conquistato dal progetto di questo club e non ho avuto esitazioni nello sceglierlo. Farò di tutto per non deludere le persone che hanno creduto in me». Operazione che, come nel caso di Milik, permetterà a Trigoria di diluire i pagamenti in più anni. La Roma lo ha acquistato infatti in prestito oneroso fino al 2022 per due milioni più i cartellini di Cetin (1+7), Cancellieri e Diaby. Al determinarsi di alcune condizioni scatterà l’obbligo di riscatto per 13,5 milioni più 3,5 di bonus. Ai saluti Under: oggi il turco (dopo aver dato l’ok al trasferimento, oggi visite mediche) è atteso in Inghilterra (Leicester). La sua cessione permetterà d’incassare complessivamente 28 milioni (3+25), anche se una percentuale dovrà esser girata al Basaksehir. Valigie pronte pure per Perotti: il Fenerbahce ha offerto 2,5 milioni più 0,5 di bonus per il cartellino dell’argentino. Diego, ora infortunato (lesione al flessore della coscia destra rimediata nell’amichevole di Cagliari), deve però convincersi ad accettare
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