Milan, work in progress: Maldini, il nuovo allenatore e la cessione di Donnarumma

Paolo Maldini
di Salvatore Riggio
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Sabato 1 Giugno 2019, 13:06
In attesa che entro 48 ore Paolo Maldini accetti la proposta di Ivan Gazidis, magari con il ritorno in rossonero di Billy Costacurta (club manager) e con Angelo Carbone nel ruolo di responsabile del settore giovanile, al Milan sono ancora in alto mare per quanto riguarda il mercato. Decisiva, sempre nelle prossime ore, la scelta dell’allenatore: Marco Giampaolo è balzato in pole superando Simone Inzaghi. È una corsa, quella della panchina rossonera, fatta di continui sorpassi e controsorpassi, ma chi sostituirà Rino Gattuso dovrà vedersela con la politica di austerity del fondo Elliott, con un mercato Under 23 (ma i talenti o presunti tali vanno scovati con una fitta ed efficace rete di scout) e con la possibile esclusione dall’Europa League che arriverà entro la prima decade di giugno. Ma non solo. Perché chiunque si siederà sulla panchina del Milan dovrà fare i conti anche con le cessioni di almeno due big: Donnarumma e Suso. Sono loro due, per questioni di plusvalenza, quelli che dovrebbero dire addio. In questo caso si salverebbero Romagnoli (Maldini vuole ripartire da lui) e Piatek, finito sul taccuino del Barcellona. La cessione del polacco non sistemerebbe i conti, essendo arrivato a gennaio dal Genoa per 35 milioni di euro. Si diceva di Donnarumma e Suso. Il portiere è sempre nel mirino del Psg, ma nelle ultime ore su di lui è piombato il Manchester United. Il numero 99 rossonero non vuole lasciare il Milan, ma è consapevole di essere la possibile vittima sacrificale sull’altare del bilancio. Così come Suso, che ha mercato in patria, in Spagna: arrivato a parametro zero dal Liverpool nel gennaio 2015, ha una clausola di 38 milioni di euro.
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