Milan, lo strano caso dei nuovi mai in campo: Giampaolo ha tre gare per cambiare

Milan, lo strano caso dei nuovi mai in campo: Giampaolo ha tre gare per cambiare
di Salvatore Riggio
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Domenica 22 Settembre 2019, 17:50
A un mese dall'inizio del campionato, i conti non tornano al Milan. Non tanto per la classifica, che ora recita 6 punti (due vittorie e due sconfitte), ma per l'atteggiamento della squadra. Nelle quattro gare fin qui disputate - Udinese, Brescia, Verona e Inter - i rossoneri sono apparsi poco propositivi, macchinosi e a tratti rinunciatari. Non aiuta nemmeno la frase, piena di amarezza, pronunciata da Marco Giampaolo: «Non so se siamo da quarto posto, ma il campionato è lungo». Parole che sanno tanto di resa. Non benissimo per una società che sul mercato ha speso un po', nonostante il fair play finanziario, nonostante la mancata partecipazione all'Europa League. Ecco i nuovi acquisti. Il Milan vorrebbe capire dal proprio allenatore i motivi per i quali non giocano Theo Hernandez, appena rientrato dall'infortunio, Krunic, Bennacer o Rebic. Quando il terzino francese è subentrato nel derby, si è reso pericoloso. Soprattutto anche perché Rodriguez, Kessie e Biglia non sembrano far fare al Milan, in questo momento, quel salto di qualità necessario per lottare per il quarto posto, l'ultimo utile per la qualificazione in Champions. Senza dimenticare Rafael Leao, in campo sì da titolare nel derby, ma che se impiegato di più potrà dimostrare quanto vale. Insomma, a questo Milan manca un po' tutto: identità, carattere, idee. Giampaolo sembra non riuscire a insegnare la sua filosofia e la squadra appare spaesata e incapace di reagire alle difficoltà. Zvonimir Boban e Paolo Maldini non sono felici, hanno lasciato San Siro scuri in volto. Il tecnico non è in discussione, ma Torino, Fiorentina e Genoa saranno per lui fondamentali. Altrimenti, per l'ennesima volta, anche questo progetto dovrà essere rivisto. Ma il conto questa volta potrebbe essere davvero salato per tutti. 
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