Potrebbe non esserci condivisione nemmeno sull'ipotesi di cedere Bacca, unica soluzione per incassare 25 milioni di euro tutti in una volta. Un sacrificio necessario per ottenere giocatori come Badelj o Papu Gomez? «Non mi presto al gioco, le valutazioni economiche competono alla società - ha tagliato corto Montella -. Sono contento di ciò che ho. Penso di essere molto più invidiato di quanto io possa invidiare altri. Vedo poche squadre sopra di noi e tante dietro. Dipende cosa può e vuole fare la società». Intanto domani affronterà proprio l'Atalanta di Papu Gomez, Kessié, Petagna, «calciatori interessanti e già affermati», ha notato l'allenatore rossonero, che vuole vincere questa «sfida per l'Europa» per chiudere il 2016 al terzo posto («Ci tiene moltissimo anche Galliani») e poi concentrarsi sulla Supercoppa italiana del 23 dicembre, contro la Juventus. Sono recuperati Bacca, che andrà in panchina, e Bonaventura, pronto a giocare nel tridente al posto di Niang, che dopo due errori dal dischetto non sarà più il primo rigorista, come ha spiegato Montella, che darà un turno di riposo a Locatelli, perché è stanco e diffidato: con un'ammonizione salterebbe il big match di Doha.
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