Milan-Juve, tutto e il contrario di tutto in 300 secondi

Milan-Juve, tutto e il contrario di tutto in 300 secondi
di Romolo Buffoni
1 Minuto di Lettura
Mercoledì 8 Luglio 2020, 01:05 - Ultimo aggiornamento: 02:27
Cinque minuti sono il tempo di una sigaretta, di un caffè. Briciole di tempo delle quali non conserviamo memoria. Ma nello sport, nel calcio, possono cambiare volto a una partita o a una stagione. Lo sa la Juventus che ieri sera a San Siro in 300 secondi ha visto sfumare una vittoria e un bel pezzo del suo nono scudetto consecutivo, il primo inseguito da Sarri che ha fallito un match-point.
La Lazio, spompata e decimata, era crollata ancora a Lecce. Rabiot aveva trovato il suo primo, splendido, gol in bianconero e Cristiano Ronaldo lo aveva raddoppiato con la sua trentesima prodezza stagionale. Tutto finito: Juve a +10 a sette giornate dalla fine, troppo anche per i miracoli.
Fatal San Siro verrebbe da dire, come fu fatale la Verona proprio ai rossoneri nel '73: scudetto perso all'ultima giornata per la rimonta subita da Rivera e compagni proprio a vantaggio della Juve. Che stavolta paga pegno. Ibra sull'ennesimo rigore di questo campionato d'estate accorciava al 62'; al 66' Kessiè bucava centralmente la difesa juventina improvvisamente diventata di burro e al 67' Leao sfruttava appieno il blackout totale bianconero. Quando si riaccendevano le luci la Juventus ormai stava sotto, sopraffatta e fuori dal match. Impossibile per Sarri invertire la rotta e, infatti, arrivava anche il quarto gol di Rebic. La Lazio tornava a -7 e il Milan scavalcava la Roma al quinto posto e toccava il piazzamento Europa league, costringendo i giallorossi a dover rispondere oggi battendo il Parma per evitare il preliminare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA