Milan, Mirabelli contro Raiola: «Donnarumma? Sappiamo da dove viene il male»

Lo striscione contro Donnarumma a San Siro
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Giovedì 14 Dicembre 2017, 00:19 - Ultimo aggiornamento: 09:11

Altro che tregua, sono toni di guerra quelli scelti da Massimiliano Mirabelli, per mettere in chiaro la posizione del Milan su Gianluigi Donnarumma, e il bersaglio implicito è l'agente del portiere, Mino Raiola. «Non tutte le colpe sono di Gigio Donnarumma. Purtroppo sappiamo da dove viene il male, speriamo nei prossimi mesi di risolvere il problema», ha attaccato il ds rossonero, dopo la sfida in Coppa Italia contro il Verona, in cui il giocatore è stato insultato e fischiato dal pubblico di San Siro, al cui si è aggiunto virtualmente l'ex premier Enrico Letta: «Mi spiace dirlo - ha twittato -, ma fossi in Curva a #SanSiro, stasera #Donnarumma lo fischierei». Dispiaciuto per i fischi («Capiamo i tifosi ma non dobbiamo fischiare i nostri giocatori»), Mirabelli ha spiegato che «Gigio non ha mai espresso la volontà di andare via, sennò non avrebbe rinnovato fino al 2021».

«Certamente c'è qualche signore che vuole organizzare qualcosa ad arte. Ma noi tuteleremo il Milan in ogni sede, senza problemi. Non abbiamo bisogno di vendere nessuno. Se Gigio vuole andare via deve venire a supplicarci. Semmai dovesse succedere, poi detteremo noi le condizioni. Non ci facciamo prendere per il collo da nessuno», ha continuato il ds del club rossonero, che ride davanti alle presunte pressioni psicologiche al momento della firma denunciate da Donnarumma e dal suo entourage. «Violenza morale? Non credo che mai qualcuno abbia potuto dire una cosa del genere. C'è qualche signore che sta diventando più showman che altro. Ci ridiamo sopra, ma non gliela faremo passare - ha chiarito -. Raiola? Non ho nessun incontro in programma con Raiola, c'è un contratto fino al 2021, abbiamo avuto tanti incontri in estate, non ho nulla da dire a Raiola. È inutile che ci nascondiamo, noi possiamo parlare con Gigio fino a un certo punto. Io credo che un giorno si accorgerà dove sta il bene e dove sta il male».

Vorrebbe non parlare più di questa vicenda Rino Gattuso. «Si sta facendo passare un ragazzo così giovane come un mostro. Non se lo merita, ha dei valori incredibili. Dobbiamo tutelare un ragazzo in grandissima difficoltà. Non ha saltato mai un allenamento o una partita, dopo il pareggio con il Benevento ha pianto. Io vedo un ragazzo che si allena con grande professionalità e voglia: è il portiere più forte del mondo e un grandissimo uomo - ha spiegato - Se la società dice che non vuole vendere, cosa devo dire di più? Gigio non mi ha mai detto che vuole andar via. E non ho detto che Mino sta convincendo il ragazzo. Vediamo come andrà a finire».

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