Milan, Elliott vara il nuovo management: domani il nuovo cda

Milan, Elliott vara il nuovo management: domani il nuovo cda
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Mercoledì 11 Luglio 2018, 19:40
Il primo effetto del passaggio del Milan in mano a Elliott sarà chiaro domani pomeriggio, quando si riunirà il primo Cda del club rossonero (16,30), dopo l'uscita di scena di Li Yonghong, per convocare l'assemblea in cui saranno ratificate le nomine dei nuovi consiglieri, probabilmente nella mattinata di sabato 21 luglio. C'è attesa soprattutto per il nome del nuovo presidente rossonero: alcune ricostruzioni puntano su Paolo Scaroni, mentre altre escludono questo incarico per il manager, da oltre un anno nel Cda, vicino al fondo di Paul Singer e del figlio Gordon, che invece difficilmente ricopriranno ruoli all'interno del club. Nel Cda potrebbe entrare Giorgio Furlani, uno dei portfolio manager di Elliott, che altrimenti farà comunque parte del team del fondo che supervisionerà gli investimenti relativi al Milan. Nel primo comunicato ufficiale di Elliott l'unico nome che compare è quello di Rino Gattuso, e fra le righe si lascia intendere che per Singer il club ha un potenziale inespresso. Per il rilancio si è pensato anche a Paolo Maldini ma, secondo quanto filtra, l'ipotesi non è più sul tavolo: evidentemente non è stato trovato l'accordo che fino a ieri sembrava vicino alla definizione.
Fra i manager in bilico, anche il ds Massimiliano Mirabelli e l'ad Marco Fassone, che oggi ha incontrato i vertici del fondo a Londra, dove nei giorni scorsi ha aiutato Li Yonghong (mai nominato nella storia della società, sul sito del club) nel tentativo estremo di vendere il Milan evitando di perderlo. Si parla di un nuovo direttore tecnico straniero, e di Umberto Gandini per il ruolo di ad. Dopo l'uscita di scena di mr Li (che lascia interrogativi sui circa 500 milioni investiti), Elliott ha annunciato di voler «restituire il Milan al pantheon dei top club calcistici europei». Non è indicato un orizzonte temporale definito ma, secondo alcune previsioni, la squadra potrebbe di nuovo essere messa in vendita nel giro di uno o due anni, dopo essere stata valorizzata. In questo periodo Elliott potrebbe anche farsi affiancare da un socio di minoranza come Riccardo Silva.
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