Milan, dopo la sosta c'è il derby: per Montella fiducia a tempo

Milan, dopo la sosta c'è il derby: per Montella fiducia a tempo
di Salvatore Riggio
2 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Ottobre 2017, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 17:21

Il mare di guai nel quale è immerso Vincenzo Montella non è nulla in confronto alla burrasca che rischia di travolgerlo dopo il derby contro l'Inter. La società gli ha ribadito la fiducia subito dopo la sconfitta con la Roma, ma il tecnico rossonero è il primo a sapere che sarà lui a pagare in caso di un ennesimo passo il 15 ottobre (sarebbe il quarto su otto). Già circolano i primi nomi per sostituirlo: Walter Mazzarri e Paulo Sousa. Sembra più defilata la posizione di Carlo Ancelotti: a Milano c'è chi sogna da tempo un suo ritorno, ma all'indomani dell'esonero al Bayern Monaco aveva fatto trapelare di non voler allenare fino a giugno. Per dare una scossa al suo destino e cambiare un finale già scritto, Montella deve assolutamente trovare un antidoto a tutti i malesseri del Milan. Non è più un problema di modulo. In realtà non lo è mai stato: ai rossoneri manca un'identità, un gioco sia se scendono in campo con il 4-3-3 sia con il 3-5-2. Partiamo dalla difesa. Balla troppo; va in difficoltà appena viene aggredita e pressata; non riesce a essere il muro con il quale proteggere Donnarumma e il punto di riferimento per far ripartire l'azione. Bonucci (attenzione, lì dietro non è il peggiore in assoluto) non si è ancora calato totalmente nella realtà milanista. A centrocampo Kessie è troppo altalenante; Calhanoglu sembra non essere a suo agio in quel ruolo in mediana, al di là dell'espulsione rimediata nel finale con la Roma che gli farà saltare il derby. A Kalinic, in attacco, arrivano pochi palloni e deve ancora trovare la giusta empatia con André Silva. Cutrone, purtroppo per Montella, non può sempre inventarsi qualcosa e tirare fuori dai guai il Milan. Le note positive sono gli esterni: Borini in quella posizione può essere promosso e sa un po' di beffa il fatto che lui sia stato pagato solo un milione di euro (per il prestito) nella faraonica campagna acquisti estivi, che ha superato i 230 milioni. Montella deve assolutamente tornare puntare tutto su Bonaventura e Suso, relegati in panchina con questo modulo. L'idea sarebbe tornare al tridente e dare carta bianca a questi due. È l'ultima spiaggia per far tornare il sereno a Milanello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA