Dire no è anche un'arte: Damon Zahariades, con The Art of Saying no, ci ha scritto un libro di successo. Ci sono varie ragioni elencate per un rifiuto, ma quella che ha spinto Roberto De Zerbi a declinare l'offerta di allenare il Bologna si riassume in una semplice parola: sensibilità. L'ex allenatore dello Shakhtar Donetsk aveva, in realtà, molti buoni motivi per accettare l'incarico: è senza lavoro; Bologna è una piazza calcistica di prestigio; ci sono prospettive interessanti in un gruppo rinnovato durante il mercato; Bologna è un bel posto per vivere. De Zerbi sarebbe stato ben lieto di guidare lo squadrone che tremare il mondo fa, come si diceva negli anni Trenta, ma ha rinunciato perché non si sarebbe sentito a suo agio a subentrare in una situazione particolare. Per questo ha detto no, grazie.
DECISIONE IMMEDIATA
De Zerbi non conosce di persona Sinisa Mihajlovic, oltre qualche incontro fugace sui campi di calcio.
RIFLESSIONI
L'allenamento dei rossoblù è scivolato via, ieri, in un'atmosfera surreale. Al comando c'è ora Luca Vigiani, tecnico della Primavera, sette anni nello staff di Walter Mazzarri prima di approdare al Bologna, dove aveva giocato nella stagione 2009-2010: potrebbe toccare a lui guidare la squadra nel derby contro la Fiorentina. La seduta è iniziata in ritardo, dopo una riunione dei calciatori con la dirigenza, rappresentata dall'ad Claudio Fenucci, dal responsabile dell'area tecnica Giovanni Sartori che secondo alcune indiscrezioni sarebbe stato il più determinato nell'esonero di Mihajlovic - e dal direttore sportivo Marco Di Vaio. Il contatto con Claudio Ranieri (dubbioso) è avvenuto nel pomeriggio di martedì. Ieri la videocall con Thiago Motta (disponibile), reduce dall'esperienza con lo Spezia.
OMAGGI
Bologna ha omaggiato in lungo e largo ieri Mihajlovic. «Questa sarà sempre casa sua», le parole del sindaco Matteo Lepore. Per Gianni Morandi «non doveva finire così». I club del tifo hanno manifestato il loro affetto nei confronti di Sinisa. Il presidente dell'Associazione Allenatori, Renzo Ulivieri, si è commosso: «Quando ho saputo che Mihajlovic era stato esonerato, ho pianto. Non giudico la scelta fatta: in certe situazioni c'è il sentimento e basta». Ed è quello che ha ispirato De Zerbi: la sensibilità.