Messina, cacciato l'allenatore Rigoli mentre era ricoverato per Covid

Messina, cacciato l'allenatore Rigoli mentre era ricoverato per Covid
di Giuseppe Mustica
3 Minuti di Lettura
Sabato 20 Febbraio 2021, 07:50

Questa è una storia d’umanità: al contrario. L’annuncerebbe così Maria De Filippi l’esonero di un allenatore mentre è ricoverato in ospedale con il Covid. Succede all’Fc Messina, club che disputa il campionato di Serie D, che l’altro ieri ha deciso di sollevare dall’incarico il proprio tecnico, Pino Rigoli, mentre lo stesso stava lottando contro una polmonite interstiziale bilaterale causata dal virus. Contagiato probabilmente mentre svolgeva il suo lavoro alla fine di gennaio, ma questo non è bastato a salvare il posto di lavoro. Fatale una sconfitta contro l’Acireale in una gara di recupero dove in panchina c’era il suo vice Leo Criaco, allontanato anche lui e che ha “salutato” con un post assai polemico su Facebook. Direte voi: ma se la squadra ha risentito della sua assenza forse ci poteva anche stare. Eh no, perché il club giallorosso è terzo in classifica con due gare da recuperare e, vincendole entrambe (avversari abbordabili), andrebbe in testa alla graduatoria. Non c’è alibi.
BUONE NOTIZIE
La notizia più importante è che Rigoli, 58 anni, allenatore siciliano con trascorsi importanti tra Serie C e Interregionale, proprio ieri è stato dimesso dal nosocomio messinese. Adesso dovrà superare altri controlli – come lui stesso ci ha spiegato - ma è riuscito a vincere la partita più importante e poco importa al momento tutto il resto. 
Avrà tempo e modo di rifarsi professionalmente anche se non ha certamente bisogno di presentazioni per chi conosce queste categorie. Quello che però rimane è la scelta del presidente Rocco Arena – massimo dirigente anche del Cfi Alicante, squadra che milita nell’Eccellenza spagnola – arrivata, e accolta come un terremoto nella città bagnata dallo Stretto: sono molti i commenti negativi apparsi sui social dopo il comunicato con il quale si ringraziava Rigoli per il lavoro svolto senza nessun accenno alle sue condizioni di salute. 
CRITICHE
E sono molte le critiche piovute sulla società per una decisione cervellotica per modi, tempi e anche (se conta qualcosa in un contesto del genere) per motivi prettamente calcistici. Sembra assai lontana dai valori che lo sport insegna. Ma tant’è, ormai il guaio è stato fatto e non si può tornare indietro. 
L’Fc Messina tornerà a giocare e in panchina ci sarà il nuovo tecnico – Massimo Costantino, un ex, annunciato nello stesso comunicato dove veniva messo nero su bianco l’esonero – che avrà l’importante compito di portare i siciliani alla promozione in Serie C.

Sapendo però che il contesto dove lavorare non è certamente dei migliori. L’umanità non è certamente di casa dentro il club giallorosso. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA