Da Maitland-Niles a Wellens, la Roma di Mourinho è in stile british

Da Maitland-Niles a Wellens, la Roma di Mourinho è in stile british
di Alessandro Angeloni
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Martedì 28 Dicembre 2021, 17:17

La Roma parla inglese. E non soltanto perché a Trigoria da un decennio le proprietà che si sono alternate sono a stelle e strisce. Dall’arrivo di Mourinho, il legame con la Premier si è rafforzato. Inevitabile pensando agli ultimi 8 anni di José tra Chelsea, United e Tottenham. Senza dubbio, il torneo inglese è il più appetibile e ricco al mondo, gli ingaggi e i cartellini sono tra i più elevati. Tuttavia, tra chi non gioca o calciatori in scadenza di contratto, le opportunità non mancano. Maitland-Niles, ad esempio, è soltanto l’ultima. Voleva andare via in estate, all’Everton. Ci riuscirà a gennaio, passando alla Roma. Il gm Pinto sta lavorando sul prestito con diritto di riscatto: 750 mila euro ora, 10 a fine stagione, i Gunners ne chiedono 18. Si tratta. Il calciatore, dopo aver parlato con Mou e aver ricevuto rassicurazioni da Abraham, si è deciso al grande salto. Con il suo arrivo - ma prima deve negativizzarsi dal Covid - la colonia inglese a Trigoria è destinata ad aumentare: Smalling in difesa, Maitland-Niles pronto a sdoppiarsi tra il ruolo di vice Karsdorp e in mediana, Tammy in avanti. Aggiungendo Rui Patricio e Mkhitaryan (lo aspetta il ruolo di ds di FC Krasnodar a fine carriera), entrambi con un passato in Premier.
LONDON CALLING
E potrebbe non essere finita qui. Perché come regista/mediano, Mou ha individuato diversi profili, consapevole che le sue richieste debbono andare di pari passo con i parametri economici imposti dai Friedkin a Pinto. Quindi, anche strappare Florian Grillitsch all’Hoffenheim, al momento in pole nelle preferenze, potrebbe non rivelarsi così facile: il club tedesco, per rinunciare agli ultimi 6 mesi dell’austriaco, chiede un indennizzo di 5-6 milioni. Il gm sta provando ad abbassare la richiesta, consapevole che se non riuscirà a piazzare qualche esubero, il budget a disposizione gli permette ben poco. Per questo motivo si valutano delle alternative. E come al solito, l’occhio finisce sempre in Premier. Pinto nell’ambito della trattativa per Maitland-Niles ha chiesto informazioni all’Arsenal anche su Mohamed Elneny, mediano in scadenza tra 6 mesi. Appena 6 presenze in campionato e 3 in coppa. Per ora, è stato messo in stand-by visto che il ragazzo parteciperà alla coppa d’Africa con l’Egitto e rischierebbe di essere a disposizione a febbraio. Mou, invece, chiede giocatori il prima possibile. In quest’ottica Loftus-Cheek è un nome da tenere sempre sotto osservazione. Nel Chelsea gioca poco, non è un titolare: è considerato il cambio di Kanté ma con il 3-4-1-2 di Tuchel fatica a trovare continuità. Fu proprio José a lanciarlo nel grande calcio, facendolo debuttare nel 2014. Occhio, nello scovare talenti, che il portoghese non ha mai perso. Felix (che dovrebbe essere esentato dalla Coppa d’Africa) è soltanto l’ultimo esempio. Ma in Premier c’è un altro ragazzo che il tecnico continua a seguire a distanza. Si tratta del diciannovenne Wellens, un ragazzo monitorato dai tempi dello United, quando era poco più che un bambino. Ed è ancora lì.
OCCASIONI
Se poi, di colpo, i soldi a disposizione dovessero lievitare grazie a qualche cessione (Villar, Diawara, Fazio e Santon i papabili, poi c’è Calafiori in prestito al Cagliarli), allora si potrebbero fare discorsi diversi.

Ed entrare in competizione per Kamara del Marsiglia, in scadenza tra 6 mesi. In Italia è seguito da Milan e Juve. Il Newcastle ha presentato un’offerta di 10 milioni di sterline. Ma il ragazzo piace anche al Manchester di Rangnick. Altra via per arrivarci, potrebbe essere quella decurtare la somma pattuita dai 20 milioni (12 per Pau Lopez e 8 per Under) che il Marsiglia dovrà versare alla Roma. Ma in questo caso, servirebbe l’ok dei Friedkin. Con un occhio al bilancio.

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