Lazio, Hoedt torna in biancoceleste e si taglia l'ingaggio

Wesley Hoedt (foto ROSI)
di Alberto Abbate
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Mercoledì 23 Settembre 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 20:39
La scelta è fatta: Hoedt ritorna. In prestito con diritto di riscatto (a 8 milioni), poi si vedrà. Attesa solo la firma sul quadriennale da 1,5 milioni a stagione a salire. S’è dimezzato l’ingaggio, l’olandese, pur di tornare nella capitale. Non è andata bene l’avventura inglese, al Southampton ha fatto solo un salto economico, ma non certo per la sua carriera. Al Celta Vigo non è riuscito a invertire la rotta. Dunque più un’esperienza di vita, comunque formativa. A Wesley s’imputava un’eccessiva autostima, rientrerà alla Lazio a testa bassa. Ne è sicuro Inzaghi, che ci ha parlato e stavolta ha dato il benestare alla sua retromarcia. S’era già pentito d’avere abbandonato i biancocelesti tre anni fa, la moglie non vedeva l’ora di rimettere piede a Roma. Accontentata. Sicuramente non è un colpo che strappa gli applausi della piazza, ma Inzaghi s’accontenta. Con Hoedt la difesa non fa un salto di qualità, ma Simone preferisce lavorare con un centrale di cui conosce pregi e difetti per averlo già allenato in precedenza. L’olandese non avrà senz’altro alcun problema di adattamento alla Serie A rispetto ad altri nomi (Kim Min Jae, per esempio) su cui ci sarebbe stata un’incognita. E la storia di Vavro (pagato quasi 12 milioni e ancora alle prese con la pubalgia) non poteva essere ripetuta. Con la Champions e tre competizioni, guai a sbagliare mezza mossa.

BLOCCO USCITE
A Formello stanno già allestendo tutto per il grande ritorno. Hoedt deve dimostrare al mondo biancoceleste d’essere cresciuto. Con Inzaghi aveva addirittura litigato per una panchina di troppo. Non serve rancore, il mister, ha sempre gradito il suo lato tecnico. Molto più dell’irruenza di Bastos che, in uscita da tempo, continua a bloccare insieme a Wallace (ancora più difficile da piazzare) anche il mercato in entrata della Lazio. Pure Fares aspetta il suo addio per l’ufficialità – si spera entro dopodomani alle 12 per inserirlo in lista - del tesseramento, nonostante si stia allenando ormai da due giorni nel centro sportivo. L’angolano invece ieri non si è visto: Lotito e Tare sono furiosi perché continua a tergiversare sulle offerte dell’Al-Shabab e del Basaksehir, c’è il timore che voglia liberarsi a giugno a parametro zero. Oltre al danno economico successivo, ce ne sarebbe uno immediato.

COLPO GROSSO
Se negli incassi non si muove denaro, pure sugli acquisti si crea un blocco: è l’ormai famoso indice di liquidità, il vero nodo. Anche Caicedo potrebbe scioglierlo, ma qui è la Lazio a non voler cedere sotto i 5 milioni all’Al Gharafa il suo cartellino. Inzaghi sarebbe felice di tenerselo, Lotito sta comunque continuando a trattare (anche tramite Matri) il sostituto (non di ruolo) di lusso col consenso del tecnico: anche alla luce dei mugugni sul resto del mercato, Callejon è un nome di grido. Nel 3-5-2 non avrebbe un senso tattico, ma garantirebbe invece un 3-4-3 alternativo. Sullo svincolato del Napoli c’è però il problema dell’ingaggio: ieri il Besiktas gli ha offerto 3,5 milioni per farlo correre sul Bosforo.
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