Juve, Barcellona e City: la rivoluzione delle big con l'ostacolo Covid

Juve, Barcellona e City: la rivoluzione delle big con l'ostacolo Covid
di Eleonora Trotta
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Mercoledì 19 Agosto 2020, 09:30
Eliminazione chiama rivoluzione a Barcellona, a Torino e a Manchester, sponda City. Ma le cocenti delusioni europee, almeno per i blaugrana e la Juventus, non comporteranno immediati e corposi investimenti sul mercato. Infatti, le due società dovranno fare delle scelte compatibili con l’attuale situazione finanziaria. Così, dopo il cambio bianconero con Pirlo al posto di Sarri, ecco quello del Barcellona: Koeman, già calciatore dei blaugrana dall’89 al ’95, lascia l’incarico di ct dell’Olanda e prende il posto dell’esonerato Setien. La nomina del 57enne arriva insieme all’addio del ds Abidal. Il dirigente era uno dei grandi nemici della Pulce.

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L’INTRIGO
Con questa scelta, Bartomeu accontenta quindi il campione blaugrana e prova ad allontanare le voci sul suo clamoroso addio. Indiscrezioni smentite anche in diretta televisiva: «Koeman mi ha detto che Messi sarà al centro del suo progetto -le parole del presidente del club-. Ha un contratto fino al 2021, parlo molto con Leo e con suo papà. È il numero uno al mondo». Ma dopo giorni di tormentoni e rumors incontrollati, i tifosi si aspettano una presa di posizione pubblica del calciatore, apparso particolarmente sconvolto dopo l’ennesima figuraccia europea. I fatti sono noti: in rotta con Bartomeu, l’argentino ha un contratto che gli permetteva di liberarsi gratuitamente esercitando una clausola entro fine maggio. Non lo ha fatto perché è ancora troppo legato ai colori blaugrana ma gli ultimi giorni sono stati particolarmente complicati, con il City e Psg pronte a tentarlo. L’Inter? Dopo il lungo corteggiamento di Moratti, anche i vertici di Suning hanno incaricato un intermediario per conoscere i costi di una maxi-operazione. Ma in caso di addio la Pulce darebbe priorità ad altri club. Al City per esempio, dove ritroverebbe Guardiola e gli sceicchi intendono provare ancora l’assalto alla Champions con acquisti top. 

GRANE ARGENTINE
Ai Citizens è stato accostato anche Dybala, ma come ribadito pubblicamente dal suo entourage l’obiettivo del numero 10 è quello di rimanere e rinnovare il contratto. La Juve, da parte sua, valuterà delle offerte con il rischio di svenderlo o di dover ridiscutere gli accordi economici in prossimità della scadenza del contratto (2022). Dybala chiede circa 12 milioni a stagione: una richiesta importante nell’estate in cui il presidente Agnelli vuole abbassare gli ingaggi e comprare giocatori nell’ambito di alcuni scambi. In tale ottica, vanno letti i contatti per gli addii di Higuain (cercato in MLS e dal River, l’ex Napoli pretende l’ultimo anno di ingaggio da 7,5 milioni), Douglas Costa, Bernardeschi, Rugani e De Sciglio. Verranno ascoltate anche proposte per Rabiot, Ramsey e Bonucci. Ma in un calciomercato contrassegnato dall’emergenza Covid, piazzare giocatori con ingaggi top è sempre più complicato. Chiedere a Mendes: nonostante gli ottimi rapporti con i club più importanti, l’agente non è riuscito a portare offerte per CR7. La soluzione resta quindi quella del baratto. E non è un caso che il primo scambio bianconero, Arthur-Pjanic, sia stato perfezionato proprio con un altro club in difficoltà come il Barça.
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