NAPOLI - Un vero e proprio caso. Perché l’ufficializzazione della Maradona Cup tra Barcellona e Boca Juniors, in calendario il 14 dicembre a Riyad, in Arabia Saudita, aveva creato più di un malumore a Napoli, la città che ha amato e ama in maniera viscerale il campione argentino, a quasi un anno dalla sua scomparsa. Diego è ovunque: ai Quartieri Spagnoli c’è una piazza dedicata al culto laico del Diez e qualche giorno fa è stato inaugurato un nuovo murales a Miano. Logico, dunque, immaginare pure la presenza della squadra che ha reso grande (ha vinto due scudetti e una Coppa Uefa) nel memorial dedicato all’ex Pibe de Oro.
Dall’Argentina, però, sono emersi alcuni retroscena che racconterebbero un’altra verità. Il Napoli non è stato escluso, ma è stato il primo club a essere stato contattato: secondo il sito Infobae gli organizzatori sono rimasti gelati dalla richiesta di 5 milioni di euro (più la condivisione dei diritti televisivi) per partecipare all’evento. La verità del club azzurro è un’altra: sono stati confermati i contatti, ma fonti della società spiegano come la trattativa non sia proprio cominciata. Il discorso economico, secondo il Napoli, non è stato proprio affrontato. Era stata offerta la disponibilità a giocare la partita dopo il 22 dicembre in occasione della pausa natalizia per il campionato, ma non è stato possibile trovare un accordo. Il presidente De Laurentiis non ha proprio preso in considerazione la possibilità di affrontare una trasferta lunga (più di sette ore di volo e con temperature superiori ai 30 gradi) a cavallo di due impegni di Serie A. Il Napoli affronterà il 12 dicembre l’Empoli in casa, poi il 19 sarà di scena a San Siro contro il Milan nel big match scudetto.