Manolas, "niet" da fare: il greco rifiuta lo Zenit e fa infuriare la Roma

Manolas
di Ugo Trani
4 Minuti di Lettura
Giovedì 29 Giugno 2017, 07:30
Manolas dice no allo Zenit e spaventa la Roma. Che, infuriata per il voltafaccia di Kostas, si augura di poterlo comunque cedere, sempre all'estero: al Chelsea, allo United o a al Bayern, big che possono superare l’offerta russa (4 milioni più bonus); o, come spera il management di Pallotta, proprio al club di San Pietroburgo, anche perché Mancini non considera la trattativa ancora saltata (aspetterà fino a domani). 
 
A Trigoria, però, non la pensano come l’allenatore, conoscendo bene il carattere del greco, atterrato ieri a Fiumicino, all’ora di pranzo e non all’alba come da programma, prima di ripartire e di tornare in vacanza. In piena notte è stato capace di chiamarsi fuori, a poche ore dalle visite mediche, rifiutando il trasferimento in Russia e mettendo in imbarazzo il suo agente che aveva trovato l’intesa nei giorni scorsi. Il niet, confermato nel faccia a faccia del pomeriggio, è stato inequivocabile, con riferimento (poco credibile) alla valuta: il giocatore non avrebbe voluto il pagamento in rubli, ma in euro. Così è più facile ipotizzare un rilancio improvviso e immotivato, pretendendo un ingaggio migliore (5 milioni). Monchi, insomma, non può per ora incassare i 35 milioni (e 3 di bonus) per il difensore. L’accordo, però, non evapora, anche se lo spagnolo preferisce non mettersi in mezzo alla nuova negoziazione tra Manolas e i russi. E, in attesa di un’eventuale chiamata dall'Inghilterra o dalla Germania, il ds almeno festeggia la partenza di Paredes. L’argentino non imita il compagno e accetta lo Zenit (lunedì le visite mediche, appena rientrerà dall’Argentina): per il play, ecco 20 milioni (e 3 e mezzo di bonus).

ALLEZ LA FRANCE
Monchi, intanto, ha scelto il sostituto di Salah: Thauvin, 24 anni, mancino del Marsiglia di Garcia (15 gol in questa stagione in Ligue 1). Lo spagnolo, nel ballottaggio con Berardi, considera il francese in vantaggio. E’ più grande di un anno del pupillo di Di Francesco, ha maggiore esperienza in campo internazionale (da ventenne ha giocato 6 partite in Champions segnando anche una rete al Napoli) e si prende quasi alla metà dell’attaccante dell’Under 21 che il Sassuolo valuta 50 milioni per riceverne almeno 40. Adesso il ds dovrà comunque convincere l’allenatore che sta insistendo per avere Berardi. Monchi spiegherà a Di Francesco che Thauvin è più pronto. Il prossimo acquisto della Roma, però, sarà Gonalons: il ds, avuto nei giorni scorsi il sì del centrocampista dopo l’incontro con il suo manager Guerra, è riuscito a chiudere anche con il club francese. Operazione da 5 milioni (3 da versare subito e 2 nel 2018). Al regista quadriennale da 2,7 milioni a stagione. «Dovremmo arrivare domenica» ha annunciato Guerra in serata. Lunedì le visite mediche.

BRINDISI A TRIGORIA
«Che onore giocare per un club cosi importante. Non vedo l’ora di incontrare tutti i tifosi». Karsdorp, mostrando insieme con Monchi la maglia giallorossa numero 26, ufficializza il suo trasferimento alla Roma che annuncia l’acquisto e anche l’investimento. Il Feyenoord riceverà 14 milioni più 5 di bonus. «Arrivare alla Roma è un grande passo per me. Sono entusiasta. So che ho ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto in fase difensiva: da tre anni faccio il terzino, ma mi piace attaccare» ha spiegato Rick, 22 anni, dopo la firma del quinquennale. Il ds è raggiante per il colpo fatto in Olanda: «Nonostante la giovane età, Karsdorp ha già messo in luce le sue qualità. Siamo certi che le sue caratteristiche si sposeranno con l’idea di gioco di Di Francesco». Accordo con il Chievo, invece, per il prestito biennale di Seck. Con Mario Rui in uscita, Monchi si dedicherà al titolare da piazzare in difesa a sinistra: contattato il Valencia per Gaya. Intanto stringe per Lemos, centrale difensivo del Las Palmas: offerti 8 milioni.

LUNGA ATTESA
Totti, rientrato martedì dalla vacanza a Mykonos, è tornato ieri a Trigoria solo per andare a prendere il figlio Cristian. Ogni giorno però è buono per incontrare Monchi e Baldissoni e decidere con loro quale sarà il suo nuovo ruolo, firmando il contratto di 6 anni da dirigente. La sua maglia, come previsto, resterà in vendita negli store, anche se Francesco avrebbe voluto vederla comunque in campo, con il numero 10 sulle spalle di qualche compagno. Se fosse stato per lui l’avrebbe lasciata a Dzeko.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA