Nazionale, Mancini tra oriundi e Nations League: «Zaccagni merita l'azzurro. Balotelli capitolo chiuso»

Nazionale, Mancini tra oriundi e Nations League: «Zaccagni merita l'azzurro. Balotelli capitolo chiuso»
di Giacomo Rossetti
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Lunedì 3 Aprile 2023, 18:11

Non sono stati pochi i temi toccati dal ct  dell'Italia, Roberto Mancini, al termine della presentazione a Roma del rinnovo della partnership tra FIGC e TIM: l'impegno in Nations League di giugno, la polemica sugli oriundi convocati in azzurro (e la mancata presenza invece di giocatori come Zaccagni e Mancini della Roma), oltre che una riflessione sulle tante, troppe partite del pallone contemporaneo.

Mancini: "Oriundi? Tutte le Nazionali fanno così"

A giugno, per la Nations League che l'Italia "provera a vincere" ("Siamo arrivati due volte alla fase finale, molti si dimenticano che abbiamo passato un gruppo con Germania e Inghilterra, e non era facile"), di sicuro ci sarà Immobile: "Ciro purtroppo in queste ultime convocazioni è sempre stato infortunato, non è lui il problema", spiega il ct. Negli ultimi impegni in azzurro sono mancati Gianluca Mancini e Mattia Zaccagni, perni rispettivamente di Roma e Lazio: "Gianluca lo abbiamo fatto debuttare noi in Nazionale, quando era ancora all'Atalanta - sottolinea il Mancio - Questo significa che crediamo nel giocatore, poi sono state fatte delle scelte ma è quasi sempre stato con noi. Per Zaccagni è lo stesso: lo abbiamo fatto debuttare in Nazionale noi, crediamo in lui. Se un giocatore è bravo io lo chiamo". Per Mario Balotelli, invece, la Nazionale è un "capitolo chiuso". Per quanto riguarda gli oriundi, si è dato vita a una 'polemica senza logica': "Avete mai provato a fare una lista di attaccanti italiani convocabili in azzurro? - chiede il ct ai giornalisti - I giocatori non ci devono rimanere male, devono giocare e fare gol, se li fanno e fanno bene noi li chiamiamo. Per noi non è più semplice chiamare un giocatore dall'altra parte del mondo. Tutte le nazionali lo fanno, se noi abbiamo la possibilità di chiamare giocatori che giocano in Italia siamo contenti". Mancio va contro al Mondiale allargato: "Non mi piace, così si aumentano ancora le partite, mentre penso che si debba provare a diminuirle, per dare la possibilità ai giocatori di respirare ogni tanto, sennò arrivano a un momento della stagione che sono molto stanchi".

Una battuta finale Mancini la fa anche in ottica campionato, dopo la roboante vittoria del Milan sul Napoli: "I rossoneri hanno fatto un'ottima partita, se la sono meritata. Il Napoli non può vincerle tutte, è normale che qualche sconfitta ci possa essere. La Champions è un'altra cosa".

Gravina: "Con TIM partnership storica"

Nel frattempo la FIGC e TIM festeggiano insieme il rinnovo di un cammino iniziato nel lontano 1999. "Sono particolarmente felice, questa è la partnership storica della Federazione - dice Gravina - La presenza dell'ad di Tim Pietro Labriola (presente alla firma, ndr) ha rappresentato un salto di qualità nel modo di proporre una partnership in modo evolutivo". Al numero uno della Figc piace molto l'idea di "coinvolgere il mondo dei giovani, che arricchisce il panorama del calcio italiano con i suoi 833mila tesserati, che rappresentano il 20 per cento della popolazione tra dai 5 ai 16 anni". Per riuscirci, la FIGC si rivolge a un partner "che sappia coinvolgere, oltre che dare servizi - aggiunge Gravina - Abbiamo chiesto a TIM di contaminare positivamente tutto ciò che riguarda il calcio d'élite fino a tutte le nazionali giovanili e femminili". Collegate in remoto da Coverciano, anche la ct della Nazionale femminile Milena Bertolini e il difensore Sara Gama, all'ultimo raduno prima della partenza per il Mondiale in Nuova Zelanda: "Vogliamo andare là per fare sempre di più innamorare italiani del calcio femminile", sorride la ct.

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