Mancini: «L'Italia non è mai morta, ma la strada per tornare al top è lunga»

Mancini: «L'Italia non è mai morta, ma la strada per tornare al top è lunga»
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Venerdì 16 Novembre 2018, 20:17 - Ultimo aggiornamento: 20:20

«La Nazionale non è mai morta». Così Roberto Mancini a San Siro, dove un anno fa gli azzurri furono esclusi dal Mondiale, ha risposto a chi domandava se l'Italia è resuscitata. «Contro la Svezia meritava di andare avanti, è stata sfortunata, ha avuto tante occasioni e non ha fatto gol - ha detto il ct alla vigilia della sfida con il Portogallo -. Nel calcio ci sono momenti in cui non va bene. Noi ci siamo rimboccati le maniche, ma la strada è ancora abbastanza lunga, non è facile tornare ai livelli dell'Italia».

«Immobile o Berardi? Decidiamo domani, Immobile ha molte possibilità di partire dall'inizio», ha anticipato Mancini. «Ciro nel suo club gioca in modo un po' diverso, ma ha una qualità importante, fa gol e noi stiamo cercando i gol - ha detto il ct -. In area di rigore è un giocatore importante, è avvantaggiato rispetto agli altri ma non ci sarebbe grande differenza se giocasse un altro». «Ci piacerebbe andare alle Final Four di Nations League – ha spiegato Mancini -. È il primo obiettivo, ma quello più importante è la qualificazione all'Europeo, per questo nelle prime partite avevamo bisogno di cambiare, di dare ai giovani occasioni di giocare partite importanti. Domani dobbiamo cercare di vincere, poi quello che accadrà accadrà».

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