Manchester City, incidente in taxi per Aguero: costole fratturate

Manchester City, incidente in taxi per Aguero: costole fratturate
di Redazione Sport
2 Minuti di Lettura
Venerdì 29 Settembre 2017, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 18:56
Tegola per il Manchester City e la Nazionale argentina: l'attaccante Sergio Aguero è stato coinvolto questa mattina all'alba in un incidente stradale in Olanda ed ha riportato la frattura di alcune costole. L'argentino, che ad Amsterdam aveva assistito al concerto del cantante Maluma, era in taxi diretto verso l'aeroporto quando l'auto si è schiantata contro un palo. Il «Kun» aveva la cintura di sicurezza allacciata e questo - secondo la stampa argentina - ha evitato conseguenze peggiori. L'attaccante dovrà rimanere fermo diverse settimane (si parla di uno-due mesi) e dovrà quindi saltare gli impegni di campionato e Champions con il City (inclusa la gara con il Napoli del prossimo 17 ottobre) e le gare di qualificazione mondiale con l'Argentina (5 ottobre con il Perù e il 10 con l'Ecuador).

È rientrato a Manchester questo pomeriggio, a bordo di un jet privato, l'attaccante del City Sergio Aguero, rimasto coinvolto in un incidente stradale ieri sera ad Amsterdam.
Il centravanti argentino verrà sottoposto al più presto agli accertamenti del caso per effettuare una diagnosi definitiva del trauma subito e stimare i possibili tempi di recupero. Parlando alla radio argentina Radio Metro, il Kun ha confermato quanto finora trapelato, sia sulla dinamica dell'incidente, che sulla frattura alla costola. «Il tassista non ha visto la curva e la macchina è scivolata - la ricostruzione di Aguero -. Quando ha perso il controllo abbiamo colpito il palo. Ho l'ottava costola rotta e mi fa molto male». In conferenza stampa oggi Pep Guardiola ha difeso il suo giocatore: «Era una giornata libera, e poteva fare quello che voleva. Voglio che i miei giocatori si rilassino quando non si allenano. I tempi di recupero? Non lo so, non sono un medico». Secondo le prime previsioni, Aguero rischia uno stop di almeno due mesi. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA