Malagò: «Se Roma e Lazio si trasferiranno in altri stadi, l'Olimpico sarà della Nazionale»

Malagò: «Se Roma e Lazio si trasferiranno in altri stadi, l'Olimpico sarà della Nazionale»
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Martedì 28 Febbraio 2017, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 14:13
«Il giorno in cui Roma e Lazio avessero uno loro stadio si potrebbe anche fare un accordo con la Federcalcio e far diventare l'Olimpico lo stadio della Nazionale come avviene in Inghilterra con Wembley». È la proposta lanciata dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, qualora le due squadre della Capitale riuscissero a costruire uno stadio di proprietà.

«Siamo molto felici che si sia sbloccato lo stadio della Roma anche se perdiamo un cliente molto importante. Noi abbiamo sempre e solo voluto parlare di stadio e non di progetto, per tutti gli altri aspetti, dall'urbanistica alle cubature, sono cose che riguardano i tecnici». Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta così l'accordo trovato venerdì scorso tra il Comune di Roma e i club giallorosso per la realizzazione dello stadio della Roma. Ora anche la Lazio si è fatta avanti per avere uno stadio di proprietà: «Noi come Coni siamo assolutamente altrettanto felici che la Lazio abbia un suo stadio -aggiunge Malagò a margine dell'inaugurazione del liceo scientifico sportivo all'Acqua Acetosa- e faremo un endorsement né più né meno di quello che abbiamo fatto per lo stadio della Roma. Fermo restando che sui temi urbanistici e di sicurezza non entriamo nel merito. Noi siamo i primi tifosi affinché i due club di Roma abbiano un loro stadio, il futuro è questo. Speriamo che si sia fatto da apripista per tante città in cui le società sono in trattativa con i Comuni». Sul no della Lazio a rilevare lo stadio Flaminio, tuttora dismesso, Malagò sottolinea: «Se la Lazio non è interessata al Flaminio è una scelta e si deve rispettare. Il Flaminio è del Comune, ho letto diverse cose che riguardano questo impianto. Noi un'idea sul Flaminio ce l'avevamo, ora spetta al Comune tirar fuori delle soluzioni».

«Derby tra Lazio e Roma di nuovo di sera? Era ora, bisogna dare una prova di maturità e in più le barriere saranno abbassate».
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta così il ritorno della stracittadina capitolina in un orario serale in occasione della semifinale d'andata di Coppa Italia. Match per il quale però sono stati venduti pochi biglietti. «Le dinamiche che portano le persone a non andare allo stadio si conoscono -argomenta il numero uno dello sport italiano a margine dell'inaugurazione del liceo scientifico sportivo all'Acqua Acetosa- Ci sono ancora degli strascichi di polemiche. Penso che ora però sia arrivato il momento di dare fiducia, soprattutto di non creare problemi o incidenti altrimenti ritorneremmo al punto di partenza». «Le squadre stanno vivendo una stagione molto importante e sarebbe importante per loro avere accanto le tifoserie», conclude Malagò
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