Svizzera, quante magliette strappate: lo sponsor deve scusarsi

Svizzera, quante magliette strappate: lo sponsor deve scusarsi
di Francesca Pierantozzi
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Martedì 21 Giugno 2016, 09:27
Alla fine Puma l'ha dovuto ammettere: le maglie della Svizzera erano fallate. Si era capito subito che per spiegare le t shirt ridotte a stracci di Mehmedi, Dzemaili, Xhaka (ne ha dovute cambiare tre) e Embolo non bastavano gli artigli della difesa dei Bleus. Manco fosse stata una battaglia all'ultimo sangue con morti e feriti (o magari un Chiellini) lo zero a zero a Lille che ha garantito la qualificazione sia a Deschamps sia a Petkovic. Match funestato, tra l'altro, anche dallo scoppio del pallone, Beau Jeu, belgioco, (marca Adidas) che non ha resistito ai tacchetti di Behrami. Il problema stavolta non è stato però il gioco maschio, ma il jersey delle maglie, bello, aderente, scivoloso, in teoria difficile da acchiappare per gli avversari, ma, ahimè, anche fino come carta, tanto da lasciare seminudi i giocatori della Svizzera a ogni minimo contrasto.

Lo sponsor tecnico, subito preso di mira sui social dove le battute si sono sprecate, ha svolto una breve inchiesta e ha emesso il verdetto: «un difetto di fabbricazione è stato all'origine delle maglie svizzere strappate». Per essere precisi: un problema nel dosaggio di calore, pressione e tempo nella fabbricazione del tessuto, che è un mix all'avanguardia di elasthane e poliestere, in dotazione anche sui busti delle nazionali di Italia, Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia. Il problema sarebbe per fortuna limitato alle maglie rosse degli svizzeri. Segni precursori c'erano già stati nell'ultima amichevole con la Moldavia, quando almeno un giocatore seminudo era stato costretto a cambiarsi. Anche contro l'Albania Embolo aveva chiesto aiuto in panchina per un buco sulla schiena: «Non capisco che succede con queste magliette» aveva borbottato rientrando negli spogliatoi. Ieri si sono scatenati tutti. L'ex gloria del Leicester Gary Lineker (già autore della massima: Il calcio è uno sport che si gioca in undici e alla fine vince sempre la Germania) ha twittato: «le maglie Puma della nazionale svizzera si stracciano come carta. Il pallone Adidas scoppia. Non si può più fare affidamento nemmeno sull'efficienza tedesca».

Palma d'oro però a Xherdan Shaquiri. L'attaccante della Svizzera non ha avuto nemmeno bisogno di riflettere per sparare in diretta tv, uscendo dal campo al termine della partita con la Francia: «speriamo che Puma non si metta a fabbricare preservativi».