Lupa Roma, stavolta è game over.
Il Città di Paliano è in Eccellenza

Lupa Roma, stavolta è game over. Il Città di Paliano è in Eccellenza
di Tiziano Pompili
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Sabato 20 Luglio 2019, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 11:14
Un clamoroso (e durissimo) comunicato pubblicato pochi minuti fa sulla pagina Facebook ufficiale. La Lupa Roma, che aveva presentato regolare domanda di iscrizione al campionato di Eccellenza, ha annunciato di non poter “dare seguito” alla stessa per insormontabili problematiche economiche e di fatto ha spalancato le porte del ripescaggio nel massimo torneo regionale al Città di Paliano. Il club tiburtino (ufficialmente ha sede a Tivoli), retrocesso quest’anno dalla serie D, attacca duramente (ma senza mai nominarla) la persona che ha “gestito” l’annata della prima squadra appena conclusa. Ecco il comunicato che riprendiamo integralmente.
 
“Cari tifosi,
la Proprietà della Lupa Roma, ormai da 1 anno e mezzo, aveva un obiettivo ben preciso: risanare i conti della Società e, soprattutto, estinguere i debiti contratti nel corso degli anni in cui abbiamo militato in Serie C.
Dopo tanto lavoro e sacrifici posti in essere dalla Proprietà e dai professionisti da questa incaricati, la strada iniziata a percorrere verso il detto obiettivo stava portando dei risultati soddisfacenti ed in linea con le migliori aspettative: erano stati pagati fornitori, pendenze con i giocatori della rosa della vecchia Serie C che avevano depositato un'istanza di fallimento lo scorso giugno e, soprattutto, si era aperta una transazione con l'Agenzia delle Entrate per le risalenti pendenze tributarie.
In questo contesto ed al fine di proseguire sulla stessa linea di risanamento economico, per la stagione sportiva 2018/2019, la Proprietà aveva deliberato di conferire la gestione della prima squadra ad un soggetto estraneo alla compagine societaria e, dopo numerose riunioni, aveva individuato il soggetto al quale affidare la prima squadra al fine di guidarla nel campionato di Serie D ed, al contempo, sostenerne gli oneri economici a ciò connessi.
Dagli accordi raggiunti ed al fine di continuare con il risanamento delle posizioni debitorie della Società, si era pattuito il conferimento in gestione della prima squadra senza corrispettivo per la Società la quale, tuttavia, mediante lo sfruttamento del settore giovanile e dell'entrata di alcuni sponsor, avrebbe potuto risanare le casse della Lupa Roma. Difatti, la gestione era stata concordata con costi a completo ed esclusivo carico del “gestore” il quale aveva, altresì, lasciato a garanzia assegni sino alla concorrenza della somma pari ad € 200.000,00.
Senza entrare nello specifico dei comportamenti tenuti sul campo dal gestore, nei confronti del quale la Società si riserva ogni diritto ed azione a tutela della propria immagine e dei suoi tifosi, con il presente comunicato intendiamo mettere in evidenza la condotta tenuta fuori dal campo dal soggetto in questione, il quale, minimamente intaccato dalla triste retrocessione, ha inopinatamente e scientemente deciso di non onorare debiti che, secondo gli accordi raggiunti, sarebbero dovuti rimanere a suo esclusivo carico ed essere estinti entro il 30 giugno 2019, e che, ad oggi e vista l'assenza di disponibilità economiche sottese agli assegni lasciati in garanzia, sono rimasti in capo alla Lupa Roma. Al contrario, ove la controparte contrattuale avesse onorato gli impegni assunti al tempo della sottoscrizione degli accordi, la Lupa Roma avrebbe potuto continuare nella sua attività di risanamento procedendo, all’esito, alla regolare e corretta iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza.
Purtroppo, in ragione di quanto sopra, la Lupa Roma non solo non ha potuto iscrivere la prima squadra al prossimo campionato di Eccellenza ma si è altresì vista costretta a rinuncia all'apporto delle squadre giovanili e della scuola calcio.
In ogni caso, la Lupa Roma è pronta -già dal corrente mese di luglio- a tutelare i propri diritti ed interessi davanti alle competenti sedi nei confronti di chi ha trattato una Società storica come “cosa propria” sfruttandola per i propri interessi e disattendendo gli impegni assunti in precedenza”.
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