Lazio, la nuova vita di Luis Alberto: così il mago è di nuovo protagonista

Parte dalla panchina, entra ed è decisivo: già due gol

Lazio, la nuova vita di Luis Alberto: così il mago è di nuovo protagonista
di Valerio Marcangeli
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Venerdì 23 Settembre 2022, 07:28 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 09:43

L'ha rifatto di nuovo. Luis Alberto parte dalla panchina e con tanto di colpo di tacco chiude il poker dello stadio di Cremona assieme a Immobile e il complice Pedro. Non è più un caso, né un possibile «germe»: il numero 10 ha compreso e accettato il suo ruolo, almeno per ora. Questa è la nuova vita dello spagnolo, non per forza titolare, ma arma in più della Lazio come si è evinto dalla prima giornata. Contro il Bologna entra sul vantaggio ospite e il risultato viene ribaltato (2-1). Con l'Inter fa ancora meglio: sull'1-1 incastra sotto l'incrocio uno dei suoi «migliori gol della carriera» prima del 3-1 di Pedro che chiude i conti. Non finisce qui. Contro il Verona entra sullo 0-0, la Lazio segna due gol e il raddoppio è proprio il suo, per di più sotto le gambe di Ilic, il prescelto di Sarri come suo sostituto. Non avrà la continuità della gestione Inzaghi dal 1', ma il nuovo Luis sta dimostrando che non gli sta così male la veste di riserva di lusso. Di certo vorrebbe essere protagonista fin dai primi istanti di gara, ma quando gli viene preferita la sostanza di Vecino lo spagnolo non batte ciglio e appena arriva il suo momento sfodera la bacchetta dimenticando i malumori di un tempo.

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FATTORE DECISIVO
Il nuovo Mago è tra i più attivi nella ripresa degli allenamenti a Formello dove non c'è però Milinkovic. Convocato dalla Serbia, il Sergente attende il pressing del presidente Lotito per il rinnovo di contratto, ma non pensa al futuro. Il focus è tutto sul presente. Sergej e Luis sono i tenori di un centrocampo diventato sempre più un fattore positivo e decisivo in questo inizio di stagione. In nove gare ufficiali hanno messo a segno 5 gol fornendo 6 assist ai compagni. A dare man forte alla coppia stellare ci pensa l'ultimo arrivato Vecino, già un veterano di uno spogliatoio dal quale deve farsi perdonare un gol pesante valso una qualificazione in Champions nel 2018. L'uruguaiano si è subito rimboccato le maniche trovando pure una doppietta e un assist contro il Feyenoord. Tre acuti che portano il computo del centrocampo a 7 gol e 7 assist in tutte le competizioni, con Sarri che ora attende segnali da Basic e in regia da Cataldi e un Marcos Antonio ancora da svezzare. Piacciono eccome al tecnico i numeri della linea mediana, per ora replicati solamente da quella del fu caro Napoli primo in classifica. Stesse reti segnate tra Serie A e Champions (7) e un assist in più (8), con la differenza che, anziché tre, la statistica dei partenopei è più corale visto che coinvolge cinque calciatori (Zielinski, Anguissa, Ndombele, Elmas e Lobotka). Senza dubbio un pregio essere al passo di una squadra che Sarri considera addirittura più forte della sua tra il 2015 e il 2018. Quella, in Champions era una presenza fissa. Chissà se la sua Lazio riuscirà a emularla. Sicuramente avrà dalla sua parte la spinta dei tifosi come confermato dalla campagna abbonamenti arrivata a quota 26 mila. Si tratta del terzo dato più alto dell'era Lotito che potrà essere incrementato fino alle 12 di oggi. Intanto Canigiani annuncia altre iniziative in arrivo, come l'apertura della curva Sud contro lo Spezia con quota 40 mila nel mirino. Entusiasmo che piace a Formello, dove Sarri oggi potrebbe riabbracciare Patric dopo il lavoro differenziato degli ultimi giorni.
 

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