DUELLI ONLINE
Giocare e rilassarsi, ma senza esagerare. Non certo come qualche suo collega, vedi Dembelè a Barcellona (arrivava in ritardo agli allenamenti dopo aver passato le notti davanti alla console) o Ozil all’Arsenal (che si è fatto venire il mal di schiena a furia di stare seduto a giocare a Fortnite). Per Luis è un bel passatempo che lui spesso sfrutta per perfezionare i suoi colpi. Può anche capitare che si arrabbi con se stesso, col Luis Alberto virtuale per intenderci, per un tiro sbagliato o un passaggio non andato a buon fine. Una cosa inaccettabile per il “Diez” laziale. E, magari, è accaduto proprio questo il 25 gennaio scorso, quando il biancoceleste criticò aspramente e pubblicamente su Twitter la EA Sport, gli sviluppatori di Fifa, per i server che non funzionavano bene e facevano andare il gioco a scatti. Una consuetudine, comunque, per gli appassionati dei videogame lamentarsi per qualche malfunzionamento. Un po’ come per i calciatori quando vengono sostituiti e non vogliono uscire. A volte Luis Alberto si nasconde e gioca on line con altri utenti che non sanno chi sia il loro illustre avversario. Ma quando sfida Immobile, altro fan scatenato della PlayStation e di Fifa, se le danno di santa ragione, a colpi di gol e assist. «Sono peggio con le mani che con i piedi», ha detto lo spagnolo riferendosi a Fifa. In realtà è molto più bravo di quello che dice, ma per quello che sta facendo con la Lazio è diventato un pezzo pregiato anche come “carta gioco”: nel 2014 il Luis Alberto di Fifa aveva 74 come valore, in questo mese è arrivato a 88. Altissimo. Da gamer, con la Lazio e non solo, pare abbia già vinto lo scudetto. Adesso spera di compiere la stessa impresa sull’erba vera, magari proprio grazie a qualche colpo imparato sulla Play.
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