Luis Alberto, il mago è poco considerato dalla Lazio

foto ROSI
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 10 Luglio 2020, 07:30
E’ un genio incompreso, martedì non l’ha capito nemmeno Ciro. Luis Alberto ha sfornato un assist dietro l’altro, Immobile non l’ha messa dentro. Il miglior assistman (è a quota 14) del nostro campionato adesso ha l’amico Papu Gomez (13 passaggi decisivi) col fiato sul collo e una cena scommessa fra i due a rischio. Ma non è certo questo a preoccupare Luis Alberto. Anche se c’è pure un discorso legato al denaro: è da mesi ripromesso sposo, eppure ancora non è stato firmato il rinnovo (a quasi 3 milioni sino al 2025) concordato. Prima della sfida di Coppa Italia, il suo agente Alfaro ha incontrato la Lazio: c’è anche l’obiettivo Luis Suarez per l’attacco come altro assistito, ma è strano che in quell’occasione non sia arrivata la fumata bianca per Luis Alberto. Rimasto tra l’altro più degli altri infastidito dal taglio dello stipendio (un mese più un altro recuperato nel prossimo bilancio) per l’emergenza Coronavirus. Allo spagnolo non è andata giù la decurtazione per principio: lui e gli altri stranieri non hanno lasciato Roma durante il lockdown rispettando il volere societario, lui ha rinunciato a festeggiare (la famiglia era a Siviglia) il compleanno del figlio. Ha parlato anche di questo Lotito, nel suo blitz ieri a Formello.

BLITZ
Non c’è comunque nessun intoppo sul rinnovo o ripercussione nella tigna di Luis Alberto. L’anno scorso mugugnava ed era sotto tono, stavolta bisogna solo fargli un monumento: dalla ripresa il Mago risulta sempre uno dei migliori in campo. E’ un leader assoluto, protegge i suoi compagni (tacciati di svogliatezza) pure fuori dal terreno: «Nessuno può mettere in discussione questo gruppo. Siamo dispiaciuti per il risultato, ma non molliamo. Il percorso fatto è stato tosto e continueremo a lottare sino all’ultimo». Una promessa fatta ieri dalla squadra anche a Lotito, che però ora vuole vederci chiaro su cosa sta succedendo a livello mentale e sopratutto fisico: nel mirino del presidente la preparazione e anche lo staff medico per i troppi infortuni e recuperi poco chiari, che hanno ridotto la rosa all’osso. 

TESTA
Non vuole usare toni duri, Lotito, ma ha richiamato comunque i giocatori alla massima concentrazione e spirito nello spogliatoio. Perché Inzaghi adesso è il primo a volerlo vedere riunito come un tempo. Così chiede aiuto proprio al suo pupillo Luis Alberto. A Lecce era la sua 100esima presenza con la maglia della Lazio, non ha certo festeggiato: «Ma sono fiero di questo traguardo, ma la testa conta l’80% nel calcio, più del mio ultimo passaggio». Anche se il Tanque lo aveva più volte trovato, bomber Immobile purtroppo lo ha tradito. Non dovrà più succedere domani contro il Sassuolo all’Olimpico. Il sogno tricolore è ancora in ballo.
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