Lotito: «Sarri resta alla Lazio»

Lotito: «Sarri resta alla Lazio»
di Alberto Abbate
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Venerdì 8 Aprile 2022, 01:19

Parola di Lotito. Alle due di mercoledì notte, felice, sereno e perentorio: «Ma certo che Sarri resterà alla Lazio...». È andata bene la cena conclusasi poco più di un’ora prima con il tecnico e il ds Tare a Formello. Attenzione, ribadiamolo, non si è parlato del rinnovo, e questo non è un segnale positivo. Ma ora il patron – almeno di facciata - ripromette che arriverà comunque prima della fine del campionato. Quando le parti si riaggiorneranno in modo più serio su ciò che è andato e non è andato, su cosa sarà già stato fatto sul mercato e sul budget estivo. È questo il nodo e non c’è più molto tempo.

Anche perché è vero, Maurizio ha ancora un anno di contratto, ma entro il 30 maggio potrebbe “liberarsi” e adesso c’è davvero un pericolo in agguato: l’Arsenal ha già sondato il terreno. A Sarri mercoledì non interessava troppo il prolungamento sino al 2025, sia pure sbandierato a dicembre da Lotito, ma capire se la società nei fatti (colpi) fosse già concentrata a sostenere il suo progetto, dopo i bocconi amari (Kamenovic e Cabral) ingoiati a gennaio. Insomma, se a breve termine ci saranno le condizioni economiche e la voglia di non deluderlo e poi esporlo a figuracce il prossimo anno. Maurizio sta bene e vuole restare alla Lazio, ma chiede garanzie tecniche, anche se stavolta anche lui è uscito dal confronto più confortato. Tare e Lotito hanno messo trattative concrete sul tavolo, l’intenzione di regalargli subito Emerson Palmieri in prestito più Romagnoli e Vecino a parametro zero. In porta sarà più facile arrivare a Sergio Rico (accordato) che a Carnesecchi, Provedel come secondo. 


DUE FEDELISSIMI SUBITO
Nelle scorse settimane, con Tare c’era stata una stretta di mano, mercoledì si è impegnato pure Lotito. Intanto, si cercherà di investire subito sui giocatori in scadenza, senza spendere nulla sul cartellino.

Lo richiede il bilancio, in anticipo. Gli svincolati biancocelesti faranno spazio a nuovi ingaggi, sarà un incastro. Nuovi contatti col Verona per Casale, Rojas del River interessava ma ha subito un terribile infortunio. Romagnoli dovrà prendere il posto di Acerbi, che ha già chiesto di essere ceduto dopo la rottura col tifo. Verrà preso il sostituto di Leiva, ma Vitinha e Maxime Lopez costano tanto. Il discorso Allan è legato all’uscita di Milinkovic, mentre altre occasioni (Djuricic, Saponara, Bernardeschi e Mertens) saranno monitorate in un secondo momento. I fari di Tare restano puntati sui giovani, che Sarri finalmente sta visionando in anticipo, spingendo per Pinamonti in attacco. C’è il coinvolgimento, ma soltanto i contratti già firmati stavolta convinceranno il tecnico.


LUIS ALBERTO QUASI OUT 
Sei-sette rinforzi, solo la metà subito. Lotito ha confermato a Sarri che il resto dipenderà da Milinkovic e anche dal piazzamento finale della Lazio in campionato. Tradotto: gli introiti della qualificazione in Europa League darebbero una mano. Maurizio deve quindi spronare la squadra a lottare sino all’ultimo respiro, rilanciare quel patto col gruppo sancito già a gennaio. Detto, fatto. Quale miglior occasione del giorno dopo il grande vertice societario? Ieri a pranzo a Formello, tutti con i calici di vino in alto. Nella grigliata organizzata dalla squadra, il brindisi a Sarri e al futuro della Lazio. Si è consumato, dopo l’allenamento mattutino, che purtroppo ha confermato l’assenza di Luis Alberto, quasi out per dopodomani col Genoa perché ancora con la febbre ai box. Basic scalda i motori per tornare titolare a centrocampo. Negli ultimi mesi, prima la rapina e poi il Covid avevano frenato la maturazione del croato, ma lui rappresenta senz’altro il futuro della Lazio. Parola di Maurizio. 

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