PARACADUTE FINANZIARIO
Bisogna fare chiarezza: la situazione attuale è la stessa di 2 mesi fa, quando l’allenatore giudicò positiva la stagione, prendendo in contropiede chi ha frequentato Trigoria nell’ultimo anno. Fuori ai quarti di Coppa Italia e agli ottavi di Europa League, solo 5° posto in campionato, senza mai lottare per la zona Champions. Qualcuno si è chiesto che cosa sarebbe dovuto succedere per definirla mediocre o negativa. Fonseca si è salvato allora e resiste oggi solo per il preoccupante indebitamento del club giallorosso. In sintesi: la Roma non vorrebbe pagare fino a giugno 2 tecnici. Ecco perché l’avvicendamento non è stato preso in esame prima dell’inizio di questo torneo e non è la priorità di queste ore. Al tempo stesso, come è giusto che sia, i Friedkin si guardano attorno. E si muovono. Incontri ne hanno avuti in Italia e all’estero, cambiando spesso interlocutore. Spezzando anche la continuità di qualche rapporto privilegiato con i soliti procuratori che da tempo dettano legge sul pianeta giallorosso. Ad esempio con Rangnick, a differenza che con Paratici, hanno interpellato un manager che frequenta pure gli States. E ad Allegri, invece, sono arrivati senza passare per alcun procuratore, quasi uscendo dal mondo del calcio. Addirittura anche Commisso, quando è stato proposto la scorsa settimana Vlahovic direttamente al presidente, gli ha consigliato con chi interfacciarsi. La serata di Udine, intanto, si è conclusa con la dichiarazione che proprio non è andata giù alla proprietà Usa.
FORZATURA SGRADITA
«Sono fiducioso per Smalling, anche perché non possiamo restare solo con tre centrali» ha rilanciato Fonseca, cogliendo al volo i primi 3 punti in campionato per andare alla cassa. La sua posizione, però, è stata ritenuta inopportuna: la Roma fatica a convincere lo United che, tra l’altro, si è lamentato con Fienga per le telefonate del portoghese al giocatore (pubblicizzate davanti ai media). La società giallorossa, comunque, cercherà di accontentare l’allenatore: la difesa è numericamente incompleta. Fazio resta perché la Sampdoria non lo vuole accontentare (e, copiando Ferrero, nemmeno il texano) e Jesus vive il gruppo come fosse fuori rosa. L’investimento, però, è per la Roma e non per Fonseca. Per rendere più competitiva la squadra nella corsa Champions. Se poi bisognerà cambiare in panchina, Smalling andrà bene anche ad Allegri o a Sarri. Sarebbe piaciuto, del resto, pure a Conte.
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