Legrottaglie: «Pratico la fede e sogno di allenare in serie A»

Nicola Legrottaglie
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Mercoledì 3 Aprile 2019, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 17:19
«La porta è Gesù e io oggi la difendo come quando giocavo». Nicola Legrottaglie la sua fede cattolica non l'ha mai nascosta, nemmeno quando era sulla cresta dell'onda, bello, ricco e famoso perché era un calciatore professionista di serie A. La frase, ad effetto come un salvataggio su Ronaldo Il Fenomeno, l'ha detta a Verona durante il Congresso di Verona su Dio, Patria e Famiglia del quale è stato ospite.

Tema, quello della fede, che Legrottaglie è tornato ad affrontare in tv su Rai 1 nel corso di "Storie Italiane" condotto da Eleonora Daniele. «Pratico la fede e sogno di allenare in serie A» ha detto l'ex difensore, 42 anni, in studio insieme alla moglie Erika Cerboni. «Nelle trasmissioni - ha spiegato Legrottaglie - non vengo a parlare di Gesù. Io cerco di mostrarlo Gesù. Sicuramente ho fatto una scelta estrema. Non ho mai sperato che tutti fossero d’accordo sulle mie scelte ma non ho mai avuto problemi negli spogliatoi, anche se fuori, ogni tanto, ho sentito dire che lo sport non può essere correlato alla fede. È una grande ignoranza. La fede ti dà dei principi che tu pratichi in ogni settore della tua vita: nello sport, in famiglia e nel lavoro».

Legrottaglie ha anche parlato dei suoi progetti futuri: «Mi sono laureato, tra virgolette, come allenatore di prima categoria per poter allenare anche squadre di serie A. È il mio progetto e sono molto ambizioso in questo. Nello stesso tempo facciamo (con Erika, ndr) anche vita comunitaria a Cagliari in Sardegna. Abbiamo iniziato un nuovo progetto in cui aiutiamo le persone». 
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