Lega Serie A, tra il fronte del no che si allarga (8 club) e i diritti televisivi regna l'icertezza sulla ripartenza del campionato

Lega Serie A, tra il fronte del no che si allarga (8 club) e i diritti televisivi regna l'icertezza sulla ripartenza del campionato
di Salvatore Riggio
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Lunedì 20 Aprile 2020, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 21:27

Mentre regna l’incertezza sulla ripartenza del campionato con otto club contrari («Ci sarebbero rischi incalcolabili», in sostanza il loro pensiero), nell’assemblea di domani si tornerà a parlare dei diritti televisivi del triennio 2021-2024. Nel Consiglio di Lega di oggi, ovviamente in videoconferenza, hanno partecipato anche Sky, Dazn e Img. Domani si discuterà della richiesta fatta dai broadcaster. Sky chiede uno “sconto” di 250 milioni di euro su questa stagione, falcidiata dall’emergenza Coronavirus (sulla questione se ripartire o meno, l’Italia si allineerà alle decisioni di Francia, Germania, Inghilterra e Spagna). La controproposta della Lega è la proroga del contratto per altri tre anni. Adesso, è l’assemblea che deve decidere quale strada intraprendere per i prossimi tre anni, fino al 2024. La situazione è davvero delicata, molti sono gli interessi economici e tantissime le preoccupazioni delle società. La maggior parte chiede di concludere la stagione. Lo vuole anche l’Uefa che domani incontrerà le federazioni, mercoledì l’Eca e le leghe europee e giovedì è in programma un esecutivo per prendere una decisione finale sulle ripartenze di campionato, Champions ed Europa League. Da Nyon c’è grande ottimismo. Si punta a concludere prima i vari tornei nazionali e poi le coppe europee. Tutto entro agosto. Certo, gli ostacoli da superare sono tanti e alcuni sembrano insormontabili. Non è questo il momento di andare avanti senza unanimità.

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