Il Lecce cresce, aiutato anche dal vento a favore, ci prova con Babacar (21'), che spara un bolide dalla lunga distanza che colpisce in pieno la traversa, complice una deviazione di Musso; l'azione prosegue e Mancosu con un destro a giro saggia ancora i riflessi del portiere ospite. L'Udinese risponde con Mandragora (41'), con una botta violenta da circa venti metri su cui Gabriel vola e manda in angolo. Si riparte e la sblocca subito Okaka (47'), ma è il Var a rendere tutto inutile per una posizione di fuorigioco dell'attaccante friulano. Le due squadre, dopo un primo tempo a ritmi i ridotti, sono molto più lunghe e cercano di forzare le giocate ed alzare il livello di pressing. Altro gol annullato a Okaka per fuorigioco (62'): l'attaccante segna di tacco ma era avanti rispetto a tutti. Gotti getta nella mischia Lasagna per Nestoroski, Liverani risponde con Farias per Tabanelli, per un Lecce a totale trazione anteriore. Lasagna si procura l'occasione del vantaggio (77'): buona la ripartenza dei friulani, pallone per l'attaccante che controlla e tira, ma Gabriel salva tutto in uscita disperata. Ma è una magia di De Paul (88') a regalare la vittoria all'Udinese.
L'argentino scambia con Mandragora, controlla col tacco, e di giustezza batte Gabriel: per lui seconda rete consecutiva dopo quella realizzata contro il Cagliari. Per l'Udinese una salutare bloccata di ossigeno, per il Lecce, invece, buio pesto e zona retrocessione ormai dietro l'angolo.
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