Lazio, dopo Vecino brivido Provedel: le mosse di Sarri

Stamattina gli esami per l’uruguaiano: Sarri lo vede al posto di Luis Alberto. Sbloccate le commissioni del portiere

Lazio, dopo Vecino brivido Provedel
di Alberto Abbate
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Lunedì 1 Agosto 2022, 07:41

Non più solo Vecino. L'uruguaiano è proprio sbarcato ieri nella capitale, stamattina alle 8 si sottoporrà alle visite mediche in Paideia e firmerà il triennale da quasi 2 milioni più bonus. Anche Provedel si sarebbe aggregato già oggi agli esami, se solo Dragowski non avesse detto un primo no (nodo stipendio) allo Spezia, ancora senza un sostituto in mano. Non finisce più l'incubo del portiere friulano. Un colpo di scena dietro l'altro in una telenovela, che dura ormai dallo scorso 8 luglio. Per l'estremo difensore 28enne c'era da una settimana l'accordo fra la Lazio e il club ligure a 2,5 milioni sul cartellino, ma solo ieri pomeriggio è stato trovato quello fra l'agente Rava e Lotito, dopo l'incontro con il segretario Calveri a Formello: ridotte le commissioni a 400mila euro, rimane il 5% della procura sul quinquennale da 1,2 milioni di euro. Telefonata allo Spezia, che invece adesso tergiversa di nuovo. Lotito è furioso.

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Così oggi Provedel andrà al faccia a faccia col presidente Peccini per farsi liberare subito, come gli era stato promesso entro il primo agosto.

Sarri nel frattempo ha concesso un giorno di riposo, domani si ritroverà intanto Vecino, un titolare in più a Formello. Trema Luis Alberto, che vuole tornare a Siviglia e non lo ha mai nascosto. Adesso, a maggior ragione, perché sa benissimo di poter definitivamente perdere il posto. Non è un caso che sia entrato mogio e al trotto, nell'amichevole contro il Qatar, a Salisburgo. Nelle idee di Sarri, la mezz'ala sarà Vecino, un equilibratore del centrocampo. L'allenatore e il suo staff ne hanno parlato a lungo nel ritiro tedesco: non c'è nessuna intenzione di alternare Matias in regia con Cataldi e Marcos Antonio. Al massimo in quelle rotazioni potrebbe rientrare Ilic, già bloccato con il Verona per 13 milioni più 2 di bonus. Il croato però arriverà soltanto se si riuscirà a piazzare proprio Luis Alberto: nuovi contatti con il ds Monchi, adesso la Lazio sarebbe disposta a cederlo persino in prestito oneroso con obbligo di riscatto e a lavorare sui bonus su cui non può gravare il 30% del Liverpool. Occhio anche alla battaglia per de Jong fra Chelsea e United, c'è sempre Milinkovic di mezzo. La Juve smentisce un nuovo assalto, ma proseguono persino i rumors da Torino. I tempi lunghi e incerti sul futuro del serbo rischiano tuttavia di far tramontare l'eventuale sostituto Zielinski, in trattativa con il West Ham già da qualche giorno. Solo altro denaro fresco permetterebbe di non chiudere qui il mercato della Lazio e puntare anche su un terzino sinistro: Emerson Palmieri è il primo obiettivo, Udogie l'alternativa a caro prezzo.

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ALTERNANZA IN PORTA
Intanto è atteso questo benedetto ottavo colpo. Provedel vuole la Lazio e ora lo Spezia non può mettersi di traverso con un portiere in scadenza fra un anno. Persino l'agente Rava è andato incontro a Lotito per non far tramontare il sogno del suo assistito. Sarri lo aspetta, lo ha invocato a ogni costo per sviluppare da dietro il suo gioco. Provedel non sarà un semplice secondo, anzi sarà il primo in campionato, forse con Luis Maximiano portiere di coppa, in attesa del miglior ambientamento al calcio italiano. D'altronde un investimento da oltre 10 milioni non può essere certo accantonato in un angolo.
DIFESA PIÙ SOLIDA
Anche la condizione di Casale deve crescere parecchio, ma Sarri è soddisfatto dell'ultimo test di luglio. C'è più solidità, concentrazione, ieri mattina il tecnico ha ribadito i complimenti a Formello. Buona in particolare la prima dall'inizio contro il Qatar di Mario Gila, che ha postato ieri gli scatti accompagnati dal motto presente anche nello spogliatoio: «Noi l'amiamo e per lei combattiamo». Chissà se l'ex Real insidierà Patric per l'esordio contro il Bologna, il 14 agosto all'Olimpico. Lo spagnolo è ancora alle prese con un'iperestensione al ginocchio, ma conta di rientrare in gruppo al più presto: «Sono felice di aver trasformato ormai i fischi dei tifosi in applausi, è merito del lavoro che ho fatto. Ora la Lazio è diventata grande e voglio portarla sempre più in alto».
 

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