Lazio, una vittoria per la fuga verso la Champions

Lazio, una vittoria per la fuga verso la Champions
di Alberto Abbate
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Domenica 2 Dicembre 2018, 07:30
La vittoria adesso manca dall’8 novembre, per questo scende in campo il presidente. Alla vigilia della partenza per Verona, Lotito piomba a Formello, usa toni duri per spronare Inzaghi (in separata sede per gli errori dell’ultima gara) e la squadra. Contro il Milan non gli era già piaciuta la gestione della partita, ma dopo giovedì fiuta pure una strana aria. La Lazio deve svegliarsi e ritrovare in Europa e soprattutto in campionato (dopo due pari) la giusta strada. Quella che porta alla Champions, obiettivo per la prima volta dichiarato. Il quarto posto va combattuto e sudato: «Perché è vero che non ci sono più scontri diretti – spiega Inzaghi – ma per chiudere al meglio il girone d’andata dovremo battere le squadre medio-piccole che si sono rafforzate. Per esempio pensiamo al Chievo già da lunedì. Di Carlo ha portato ordine, ci concederà pochi spazi e ci metterà in difficoltà». Già, guai a farsi ingannare da quel misero punto in classifica, a Verona pagano ancora (hanno fatto ricorso al Collegio di Garanzia per la vicenda plusvalenze) la squalifica, ma hanno dimostrato la forza contro il Napoli nell’ultima giornata. Stavolta la Lazio non si potrà permettere di sottovalutare l’avversario, speriamo sia servito l’insegnamento di Cipro.
ATTENZIONE
Ha urlato nello spogliatoio, Lotito non ammetterà un altro passo falso. Sassuolo e Milan hanno lasciato già l’amaro sul palato, nonostante il distacco dal quinto posto dai rossoneri sia rimasto invariato. Appena una lunghezza, ma a tre di distanza c’è persino la sorpresa Parma davanti a Sassuolo e Roma. Cinque squadre in quattro punti, addirittura otto (con Atalanta, Fiorentina e Torino) in cinque, per questo sarebbe folle e letale perdere colpi prima di Natale. Il quarto posto per ora è conservato, l’ambiente pressa senza essere depresso, ma è il momento di rispondere seriamente al Bentegodi adesso. Per fortuna non più un fortino inespugnabile per la Lazio dall’anno scorso. Immobile (tre gol e prima doppietta in carriera) e Milinkovic (alla centesima presenza in biancoceleste) all’89’ sigillarono l’1-2 finale e invertirono un tabù, che durava dai tempi di Reja a febbraio 2014. Il problema è che anche stavolta fra i titolari ci sono importanti defezioni nell’undici.
IL CASO
Era scontata l’assenza di Leiva, torna invece ad essere un caso Luis Alberto, a sorpresa: «E’ un generoso, voleva esserci – spiega Inzaghi – ma dalla partita con il Milan ha sentito un fastidio al pube. Gli esiti degli esami sono stati positivi, ma non l’ho visto libero in questi giorni. Non ci sarà col Chievo, lo abbiamo deciso dopo l’allenamento». Che lo spagnolo ieri ha regolarmente sostenuto. Davvero un peccato perché domenica scorsa per la prima volta il numero 10 aveva giocato alla grande, invece c’è il timore che sia ricascato nel suo blocco mentale. Di cui ora persino Lotito è stufo: a differenza di quanto fa trapelare il ds Tare, il presidente è pronto a cederlo, eccome, di corsa a gennaio. Sperando che il Siviglia, ancora con 30-35 milioni come in estate, sia pronto davvero a riaprire il portafoglio.
 
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