Lazio, riprocessati i tamponi ad Avellino. Immobile e Leiva negativi, Strakosha positivo

Lazio, riprocessati i tamponi ad Avellino. Immobile e Leiva negativi, Strakosha positivo
di Alberto Abbate
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Novembre 2020, 07:30

 Balla ancora il tampone, balla ovunque. Perché tutti i riflettori erano puntati su Immobile, ma i test sequestrati e riprocessati ad Avellino sarebbero tutti negativi, tranne Strakosha risultato positivo. Il condizionale è d’obbligo perché gli esiti delle operazioni iniziate ieri alle 14:30 all’ospedale Moscati sono stati secretati per volontà del pm D’Onofrio, che nei prossimi giorni darà il responso definitivo. Nel frattempo ieri i giocatori biancocelesti hanno effettuato altri test a Formello, ancora tutti con esito negativo. Rimane dunque il ragionevole dubbio. E mette quindi le mani avanti, la Lazio: «Col processo penale e con ciò che accade ad Avellino, il club non c’entra nulla – sottolinea l’avvocato biancoceleste Gentile – e, semmai dovessero venir fuori tamponi refertati in modo sbagliato, la Lazio e i suoi giocatori sarebbero parte lesa. L’eventuale processo riguarderà Furura Diagnostica e il suo amministratore». L’imprenditore Massimiliano Taccone, nello specifico, iscritto nel registro degli indagati della Procura di Avellino. L’ipotesi di reato è falso, truffa in pubbliche forniture ed epidemia colposa. Il laboratorio campano ha nominato un proprio consulente tecnico di parte - la dottoressa biologa genetista di Napoli, Marilina Scalona - che ieri sera era furiosa insieme all’avvocato Massaro (si pensa a un’azione legale) nel vedersi negati i risultati dopo aver assistito all’intero riprocesso dei 95 tamponi. Gli stessi erano stati sequestrati dalla Guardia di Finanza nelle perquisizioni di sabato sera, con tutto il carteggio fra il laboratorio irpino e il blitz di sei ore al centro sportivo di Formello. Si tratta dell’esame che aveva portato nella serata di venerdì il medico sociale della Lazio Pulcini a dichiarare "tutti negativi e a disposizione di Inzaghi", nonostante l’ulteriore test (voluto in “gran segreto da Lotito) del Campus Bio-medico, dove test rapidi quantitativi (secondo il laboratorio romano e l’Asl, equivalenti a quelli molecolari) avevano riscontrato – come quelli di lunedì della Uefa - la positività di Immobile, Leiva e Strakosha. Un responso che ha portato la Regione a disporre l’isolamento per i tre calciatori. 
RIBALZO DI ACCUSE
L’ esame di ieri dunque è un esame tris. E di questo ha parlato Walter Taccone, socio di Futura Diagnostica e consulente del gruppo: «Con la Uefa i risultati sono sempre coincisi. Noi non siamo infallibili, ma nemmeno imbroglioni. Tra venerdì e sabato, prima della Juve, i tamponi di Leiva e Strakosha hanno dato esito totalmente negativo, mentre Immobile è risultato da approfondire perché lievemente positivo al gene N. A noi è servito un giorno e mezzo, mentre al Campus Bio-medico sono risultati positivi a un tampone rapido su tutti e tre i geni. E’ molto strano, qualcuno dovrebbe fare delle verifiche anche lì come hanno fatto qui ad Avellino. Dove tra l’altro mi aspettavo casomai un’inchiesta partita dalla Procura di Roma, visto che è interessata la Lazio». Le indagini della giustizia ordinaria potrebbero durare oltre tre mesi, quella sportiva invece potrebbe accelerare i tempi, in attesa da Avellino di ulteriori sviluppi. 
AUDIZIONE CONTORTA
Fondamentale l’audizione rinviata del responsabile sanitario biancoceleste, Ivo Pulcini.

Il dottore lunedì aveva presentato un certificato medico, ma l’avvocato Gentile ribadisce contraddicendolo: «E’ stata una richiesta per miei impegni». Ad ogni modo il procuratore Chiné lo ascolterà domani. Se emergessero sue negligenze (per esempio mancate comunicazioni all’Asl), a rimetterci sarebbe comunque (responsabilità oggettiva legata a un suo tesserato) la Lazio. Bisognerà attendere poi la chiusura delle indagini ed eventuali deferimenti legati al famoso allenamento in gruppo di martedì d’Immobile e gli altri due compagni, considerati dalla Uefa positivi: «Ma che interesse avremmo avuto a farli giocare – chiosa il legale Gentile – col pericolo di infettare per le prossime partite tutti gli altri?». L’ardua sentenza (col rischio penalizzazioni) ai posteri, sebbene altri casi adesso confortino i biancocelesti sui risultati spesso discordanti: in queste ore pure a Salisburgo si balla il valzer dei tamponi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA