Juve contro Lazio, un finale classico

Juve contro Lazio, un finale classico
di Emiliano Bernardini
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Domenica 22 Dicembre 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 13:05
È la sfida più ricorrente della Supercoppa. Juve e Lazio si sono affrontate, con la gara di questa sera, ben cinque volte. Praticamente una classica del campionato italiano. Due vittorie a testa, in generale sono otto i successi per la Vecchia Signora e 4 per i laziali. Il bianconero e il biancoceleste avvolgono il King Saud University Stadium di Riyad in Arabia Saudita scelto come teatro per l’edizione numero 32 del trofeo nazionale che per l’undicesima volta si giocherà all’estero. Sarà tutto esaurito. Evento storico e per la prima volta anche le donne saranno allo stadio e non in un settore dedicato. Fischio d’inizio alle ore 19:45 locali, 17:45 italiane arbitra Calvarese. Più di 180 i paesi collegati.
LA PIÙ IN FORMA E LA PIÙ FORTE
La più forte contro la più in forma. Rieccole di nuovo di fronte 15 giorni dopo la roboante vittoria della Lazio in campionato. Otto vittorie consecutive dei ragazzi di Inzaghi in campionato lanciati verso sogni che a inizio anno sembravano impossibili. Ora i biancocelesti vivono di nuovi obiettivi e certezze. Ecco perché rispetto al passato si presentano all’appuntamento di questa sera con un gap molto ridotto rispetto al passato. Vietato però montarsi la testa. Di fronte c’è sempre la Juve otto volte campione d’Italia che hanno vinto 4 delle ultime sette edizioni della Supercoppa che per l’occasione è stata rinominata Coca Cola Supercup. «Sarà una partita è differente rispetto al campionato. In 90-120 minuti si gioca il primo trofeo stagionale. Non bisognerà commettere errori» ha sottolineato il tecnico biancoceleste che poi ha ribadito «Mi tengo i tre punti dell’Olimpico e so di incontrare una squadra che finora ha perso solo con noi ed essendo l abituata a vincere lo stop di Roma che l’ha caricata ancora di più». 
IL METODO INZAGHI
La vittoria di forza in campionato a Cagliari ha regalato ulteriori certezze ai ragazzi di Simone che per tutta la settimana ha cercato di trovare il giusto equilibrio. Non a caso a Riad si sono visti sorrisi e scherzi anche durante gli allenamenti. Il rischio è di andare in sovraccarico. «Come qualità probabilmente la Juventus ci è superiore, però quello che conta è sempre il campo e noi sul campo abbiamo dimostrato di saperci giocare le nostre chance nel migliore dei modi» il pensiero di Inzaghi che si affiderà allo stesso undici visto due settimane fa in campionato con Correa e Immobile in avanti.
I DUBBI DI SARRI 
Meno scontato l’undici di Sarri che continua a nascondere la formazione (domani maglia speciale con i nomi in arabo) nonostante finga tranquillità: «La sento in maniera normale, l’anno scorso ho fatto tre finali». La realtà racconta, invece, di un Maurizio che cerca la scintilla che finalmente accenda l’amore. Quello passionale. La Supercoppa è l’occasione perfetta. La prima non si scorda mai. Anche perché c’è da riscattare il sonoro ko in campionato. Finora solo alti e bassi con l’ambiente. Meglio con i giocatori che dopo le difficoltà iniziali ora stanno entrando in modalità Sarri: «Adesso mi sto divertendo. La squadra sta giocando il calcio che gli ho proposto». Difficile vedere il tridente pesante. Dubbio Bernardeschi, in pole su Ramsey ed eventualmente Higuain. In difesa Cuadrado a destra e ballottaggio Alex Sandro-De Sciglio a sinistra. Tanti dubbi, l’unica certezza è che sarà guerra. Senza esclusione di colpi. Il primo trofeo della stagione per chiudere l’anno da campioni.
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